Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

LA SCELTA di Berlusconi di astenersi sul voto al Senato per il rifinanziamento delle missioni militari ...

default_image

  • a
  • a
  • a

E potrebbe garantire lunga vita al governo Prodi. Perché d'ora in poi l'Udc potrebbe garantire la salvezza al premier tutte le volte che al Senato correrà qualche rischio. I parlamentari centristi non lo vogliono dire ufficialmente ma l'impressione è che la decisione del leader di Forza Italia di astenersi sia una grossa sciocchezza. «Da oggi nessuno di noi penserà più a far cadere Prodi — ragionano — Non siamo così stupidi da finire stritolati tra il centrodestra e l'Unione». La decisione di Berlusconi, infatti, secondo gli uomini di Pier Ferdinando Casini, spacca definitivamente la Cdl e lascia i centristi in mezzo al guado: impossibile passare con il centrosinistra, come ha più volte spiegato il leader dell'Udc, ma anche impossibile, a questo punto, restare ancorati alla Cdl. «Di certo — spiegano ancora alcuni parlamentari — non spingeremo più per elezioni anticipate. Non ci conviene, in questa situazione non sapremmo neppure con chi schierarci». E ieri Pier Ferdinando Casini ha ribadito, a margine di un convegno, il motivo per cui il suo partito voterà sì: «Il compito della politica è dire con chiarezza ai moderati che non si può perdere l'onore dell'Italia per un interesse politico. Se si mettono sul piatto della bilancia un interesse politico e l'onore dei nostri soldati non possiamo che scegliere l'onore dei nostri militari». Pa. Zap. [email protected]

Dai blog