Il primo cittadino meneghino: «Non è una manifestazione politica,è nata dalla partecipazione popolare»
Il primo cittadino milanese ha guidato il corteo insieme al leader della Cdl Silvio Berlusconi. L'ex presidente del consiglio ha spiegato i motivi della propria partecipazione alla manifestazione: «Ci sono state violenze diffuse a Milano e altrove. Sono qua per manifestare la scarsa attenzione del governo su questo punto». Il leader di Fi ha aggiunto: «Non c'è percezione di sicurezza e non c'è una percezione di presenza delle forze dell'ordine che sia rassicurante». La politica fatta dal governo Prodi in materia di immigrazione «è insensata e i cittadini fanno bene a manifestare democraticamente per la sicurezza». Berlusconi, durante la 'marcia', insieme ai cittadini meneghini, ha evidenziato che «è una politica insensata quella delle porte aperte all'immigrazione che sta facendo il governo, senza contare il taglio di troppi fondi in un colpo solo alle Forze dell'ordine e il fatto che si è fermato l'istituto dei poliziotti di quartiere». I manifestanti hanno marciato lungo corso Venezia in direzione di piazza Argentina, dove si è concluderà la manifestazione con un discorso del sindaco Moratti. La folla all'arrivo del sindaco lo ha acclamato ripetendo più volte il suo nome: «Letizia, Letizia», accoglienza di fronte alla quale il sindaco ha detto, compiaciuta, che «è una grande manifestazione di partecipazione». Stessa accoglienza è stata riservata al leader della Cdl Silvio Berlusconi attorniato da una folla che a più riprese ha inneggiato: «Silvio, Silvio». Al corteo non erano presenti bandiere di formazioni politiche né i gonfaloni delle istituzioni locali, ma solo gli striscioni dei partiti aderenti come Forza Italia che, sulle sciarpe consegnate ai manifestanti, hanno scritto frasi tipo: «Proteggi Milano». Anche il sindaco, come già annunciato, ha sfilando senza indossare la fascia tricolore ma in qualità di «semplice cittadino». «Questa non è una manifestazione politica - aveva detto arrivando presso i Giardini di via Palestro - è nata da un appello cui hanno risposto in tantissimi. Ci sono tante città, da Trieste a Palermo, in piazza per dare un segnale nuovo di cultura della sicurezza e la legalità. Un segnale che parte da Milano». Moratti ha sottolineato che la manifestazione non aveva un significato politico: «E' un messaggio sociale, perché la politica deve saper cogliere i bisogni sociali dei cittadini». Erano almeno cinquantamila le persone che, secondo il vicesindaco Riccardo De Corato (An), hanno voluto partecipare per le vie del centro di Milano per manifestare chiedendo la sicurezza in città. La fiaccolata ha visto in testa il gonfalone della città di Palermo. Per quanto riguarda l'altra manifestazione svoltasi nella giornata (con un centinaio di comitati di quartiere, Cgil ed esponenti del centrosinistra che hanno dato vita a Milano ad una catena umana da Palazzo Marino, sede dell'amministrazione comunale, alla Prefettura). il vicepresidente del Parlamento Europeo Mario Mauro ha affermato che «il finto corteospontaneo messo frettolosamente in piedi per arginare l'iniziativa della società civile milanese è la prova del fatto che anche sul tema della sicurezza si cerca di rendere il popolo ostaggio di un contrasto di natura politica». Per Mauro, «i promotori del corteo alternativo, non a caso spuntati per l'occasione, dimostrano come molto associazionismo di maniera sia in realtà più disponibile a reggere la coda di operazioni di regime che preoccuparsi di difendere i bisogni veri della gente».