La polemica
Sandro Bondi critica il Prof, D'Alema e Bertinotti
«Romano Prodi, nei giorni del suo insediamento, disse 'vi stupiremo'. Ebbene ci sono riusciti». Così, con ironia, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Bondi, ha polemizzato con il presidente del Consiglio e con la politica adottata dall'esecutivo. «Questo è un momento delicato e tutti lo percepiamo in maniera chiara - ha aggiunto Bondi - e ciò succede per responsabilità di una maggioranza di governo che sceglie di anteporre i propri interessi particolari a quelli collettivi. E' uno spettacolo drammatico e farsesco da parte di una classe politica che è totalmente inconsapevole». Secondo Bondi anche «tra quegli elettori che hanno scelto Prodi in buona fede c'è ora un senso di delusione, sbigottimento e incredulità». La polemica con il governo, comunque, è stata estesa anche a altri componenti. Bondi ha usato parole di fuoco - oltre che per il presidente del Consiglio - anche per il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Massimo D'Alema. «Nella catastrofe dell'attuale governo, la figura che si staglia con una tinta di tragicità, sia pure temperata dal costume italiano, è quella di D'Alema. Fa una certa impressione, infatti, assistere alla rovina, nella sua figura, ad un tempo del riformismo di governo, delle relazioni con gli Stati Uniti, perseguite da decenni nella storia del Partito Comunista Italiano, e del prestigio dell'Italia». Ma il coordinatore nazionale di Forza Italia ha voluto riservare un attacco anche al numero uno di Montecitorio: nel corso del suo intervento al forum degli amministratori locali in programma a Fiuggi, ha affermnato che «i comportamenti di Fausto Bertinotti stanno svilendo la democrazia. Non c'è mai stato un presidente della Camera, che si atteggiasse a leader di partito e a presidente della Camera». L'ex segretario di Rifondazione Comunista, secondo Bondi, «è un signore che non ha la consapevolezza del suo ruolo e nemmeno dei suoi compiti». Le frasi del leader forzista erano motivate dalle affermazioni pronunciate da Bertinotti a proposito della situazione in Afghanistan e delle modalità adottate dal governo italiane per il rilascio del giornalista del quotidiano la Repubblica Daniele Mastrogiacomo.