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De Gregorio difende la sua riforma del Sismi

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In una lettera al presidente del Senato, Franco Marini, De Gregorio dice di affidarsi alla «correttezza istituzionale del presidente perchè possa contribuire ad evitare un vero e proprio esproprio di competenze su una disciplina delicata che non può non far parte degli approfondimenti istituzionali della commissione Difesa» e sottolinea che questa posizione è di tutta la commissione. «Il ddl - spiega De Gregorio nella lettera - risulta assegnato in sede referente alla commissione Affari costituzionali con il parere, tra le altre, della commissione Difesa. La parte prevalente di tale iniziativa legislativa è costituita dall'innovazione della disciplina del sistema di informazione per la sicurezza; disciplina, questa, rientrante nella competenza primaria della commissione che ho l'onore di presiedere, che ricomprende la materia della sicurezza nei rapporti esterni all'ordinamento statale, con particolare riguardo alla personalità dello Stato come soggetto dell'ordinamento internazionale e alla sua tutela sul piano delle informazioni sul versante militare». «Oltre a ciò, va segnalato che il disegno di legge - sottolinea De Gregorio - reca l'abrogazione della legge n. 801 che riconosce un rilevante ruolo al ministro della Difesa e al Sismi, che da questo dipende, nel settore della sicurezza nazionale. Non può evidentemente sfuggire che l'abrogazione di questa legge e, dunque, il venir meno di competenze specifiche del ministero della Difesa in un settore così di grande rilievo quale la sicurezza della Repubblica nei riguardi di minacce provenienti dall'esterno, non possano evidentemente essere operati senza investire della materia la commissione Difesa». «D'altra parte, la stessa commissione Difesa - ricorda De Gregorio - è titolare della competenza a esaminare in via primaria tutti i disegni di legge che, con diversi strumenti, concorrono ad assicurare il perseguimento della difesa dell'indipendenza e dell'integrità della Repubblica».

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