Mastrogiacomo sentito di nuovo in procura
L'inviato di Repubblica, dopo la prima audizione in procura non appena rientrato a Roma, dovrà approfondire alcuni aspetti del suo rapimento sui quali è incentrata l'attenzione dei pm Franco Ionta, Pietro Saviotti, Erminio Amelio e Giovanni Salvi. E presto potrebbe essere convocato dai magistrati anche Ezio Mauro, direttore di Repubblica, per fornire il suo contributo di conoscenze sulla vicenda. A piazzale Clodio si continua a seguire il caso di Rahmatullah Hanefi, collaboratore di Gino Strada, e di Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Mastrogiacomo, attualmente nelle mani dei servizi segreti afgani. Si tratta di due personaggi che la procura di Roma vorrebbe ascoltare, una volta liberi, nell'ambasciata d'Italia a Kabul. Se i due accetteranno di essere ascoltati, la loro audizione potrebbe avvenire tramite videoconferenza o attraverso i carabinieri del Ros presenti nelal capitale afghana. I pm romani, i quali procedono per il momento contro ignoti per sequestro di persona con finalità di terrorismo, attendono inoltre il rientro in Italia di Gino Strada per procedere anche alla sua audizione. Su questo, cioè il ruolo di Emergency, è intervenuto il senatore di An Alfredo Mantovano con un'interrogazione al ministro di Giustizia. «Sulla liberazione del giornalista Daniele Mastrogiacomo continuano ad aleggiare numerosi interrogativi», spiega l'ex sottosegretario all'Interno. Mantovano chiede al ministro Mastella di sapere che tipo di rapporti ci siano stati nel corso del sequestro di Daniele Mastrogiacomo «fra esponenti qualificati del Governo e l'autorità giudiziaria competente per le indagini. Subito dopo, sottolinea il senatore di An, ha preso corpo l'iniziativa di Emergency. «Per il modo in cui si è svolta e per gli esiti che ha avuto - s'interroga Mantovano - anche in termini di rilascio di un numero non ancora certo terroristi, avesse avuto luogo nel territorio nazionale, chi ha condotto la trattativa non sarebbe sfuggito alla iscrizione nel registro degli indagati per attività di agevolazione nel far ottenere l'obiettivo dei sequestratori». Per Mantovano il Guardasigilli dovrebbe spiegare «quali sono stati i termini del coordinamento istituzionale e operativo fra governo e magistratura italiane. Se in tale coordinamento rientra anche una qualsiasi forma di esenzione di indagine per chi ha condotto le trattative che hanno portato alla liberazione di Daniele Mastrogiacomo». interni@iltempo.it