L'attacco in Senato
Cossiga: «Governo poco serio»
Le guerre «sono una cosa seria e per questo il governo Prodi non va bene». «Togliete i parà dall'Afghanistan e mandateli sotto casa di Berlusconi, che è più pericoloso». Dal presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga sono arrivate molte «picconate» che si sono snodate lungo tutta la giornata. Il bersaglio è stato il governo, per la posizione tenuta sull'Afghanistan, sia per quanto riguarda la missione, sia per il caso del giornalista di Repubblica rapito dai talebani e liberato ieri dopo due settimane di prigionia in cambio della liberazione di cinque esponenti talebani. Nel corso della discussione generale in Aula, il senatore a vita ha ribadito le ragioni del proprio no al decreto legge (a meno che non sia posta la fiducia o siano approvati i suoi emendamenti) sul rifinanziamento delle missioni all'estero, «non più militari, ma ormai solo di militari!, a tutela della incolumità ma anche della dignità dei nostri militari». Voto contrario anche «agli emendamenti e gli ordini del giorno che mirano a dotare di un più potente armamento le unità militari italiane.