Il governo soddisfatto
Nel giorno dlela gioia per la liberazione dell'inviato di Repubblica, il presidente del Consiglio ringrazia anche l'opposizione per il comportamento solidale e unitario tenuto durante i giorni del sequestro. Prodi, sottolinenando che durante il rapimento ci sono stati «momenti brutti» e che «per tanto tempo ed in più occasioni» c'è stata la paura di non farcela, ha raggiunto telefonicamente il vicepresidente D'Alema, in volo verso Washington, per condividere la soddisfazione della notizia. Oltre a D'Alema, Prodi ha ringraziato a nome suo e del governo l'Unità di crisi della Farnesina, l'ambasciatore a Kabul, l'ammiraglio Bruno Branciforte che ha guidato le operazioni del Sismi, le organizzazioni umanitarie con in testa Gino Strada ed Emergency e il governo afgano di Karzai la cui collaborazione è stata decisiva. Infine Ezio Mauro e la redazione di «Repubblica» per la mobilitazione professionale e umana nei riguardi dell'amico prima che dell'inviato. E tutti i giornalisti italiani. Soddisfazione e gioia sono state espresse da tutti i leader politici. Il presidente della Repubblica, poi, ha voluto sottolineare che la liberazione di Daniele «è il risultato di una straordinaria comunanza di sforzi». La senatrice Rosa Villecco Calipari (Ulivo), vedova del funzionario del Sismi ucciso in Iraq, ha sottolineato che «la liberazione di Mastrogiacomo è la notizia più attesa e più bella che potevamo ricevere». Intanto, il ministro D'Alema ha annunciato che negli Usa solleverà i casi Abu Omar e Calipari. Sono, ha detto, «due episodi che hanno determinato alcune turbolenze nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti». Quindi, il ministro - a poche ore dall'incontro con Condoleezza Rice - ha espresso l'intenzione di «voler superare questa turbolenza».