Reichlin, una banchiera a Villa d'Este

In passato, nello scenario di Villa d'Este era attesa con ansia una presenza cinematografica di indubbio richiamo come quella di Anna Falchi, in compagnia di Stefano Ricucci. I flash dei fotografi non aspettavano altro che immortalare la diva e il finanziere. Poi è arrivata l'epoca dei cosiddetti «furbetti del quartierino», con i conseguenti strascichi giudiziari, nella sede confederale romana di piazza Belli è stato deciso di archiviare il lungo «regno» di Sergio Billé (in compagnia delle sue amicizie) e si è deciso di voltare pagina. Erano comunque relegate a un ruolo di secondo piano, in passato, le donne, viste solo come le «lussuose, eleganti accompagnatrici» degli invitati e degli organizzatori, da sfoggiare in occasione della cena di gala. Quest'anno è stata scelta una linea di alto profilo: ecco il ministro Linda Lanzillotta, e Lucrezia Reichlin, direttore generale ricerche della Banca Centrale Europea. Lo stile della presidenza targata Carlo Sangalli si nota: l'unica nota di colore rosso, qui, è rappresentata da Michela Vittoria Brambilla, la «pasionaria» dei giovani imprenditori della Confcommercio, altrimenti i colori pastello sono dominanti. Al Forum sia Lanzillotta che Reichlin hanno docilmente seguito le direttive dei fotografi, e sono state immortalate, solitarie, su un'ampia panchina. Anche se l'effetto finale era quello «dei pensionati ai giardinetti», come ha commentato un manager di una multinazionale del settore «food». L'obiettivo dichiarato è «scordare il passato»: anche se un elemento di continuità si nota, e si chiama Giuseppe De Rita. Il sociologo, che è stato anche presidente del Cnel, è storicamente uno dei protagonisti del Forum che si svolge alla fine del mese di marzo: il suo «focus» sui consumi, documentando dati e tedenze, è un «must» a Villa d'Este. Ma non sono solo le persone a permettere di ricordare - e continuare - l'esperienza vissuta negli anni scorsi: ai vertici della Confcommercio piace viaggiare sulle gigantesche Mercedes S, che fanno storcere la bocca a un fedelissimo di Luca Cordero di Montezemolo come il direttore generale di Confindustria Maurizio Beretta. [email protected]