Pedofilia, maestri obbligati a denuncia
Gli insegnanti non potranno distruggere disegni e diari con le prove delle violenze
Per questo motivo, avranno il divieto di distruggere (e quindi l'obbligo di conservare) i disegni che rappresentano, ai fini del processo, una prova. È quanto prevede una proposta di legge, presentata ieri alla Camera, dalle prime firmatarie Giulia Bongiorno di An e Maria Paola Merloni della Margherita. Presenti, fra il pubblico, il leader di An Gianfranco Fini ed Ignazio La Russa. La proposta bipartisan è stata messa a punto in collaborazione con l'onlus La caramella buona impegnata nella lotta alla pedofilia, parte civile in diversi processi contro imputati di questo reato. L'obbligo di denuncia del reato di abuso su minore, secondo la pdl, riguarda non solo gli insegnanti ma tutti coloro che si occupano di minori, e quindi baby-sitter, vigilanti, educatori, zii, nonni. Gli unici ad essere esclusi dall'obbligo della denuncia - ha precisato Bongiorno - sono i genitori. Per quanto riguarda l'occultamento dei disegni - di solito sono stracciati - si introduce una sanzione. È introdotta anche una nuova figura, il «mediatore psicologico» che interviene obbligatoriamente al momento dell'ascolto del minore come testimone. Si tratta di una «garanzia minima indispensabile» per evitare traumi al bambino. Altre novità della pdl riguardano misure di «controllo» per il presunto pedofilo, in attesa di sentenza definitiva. In particolare, il divieto di avvicinamento alla vittima e la firma obbligatoria. Secondo stime de "La caramella buona", in Italia ogni giorno più di 2 bambini subiscono abusi sessuali; ogni anno nel nostro paese si concretizzano oltre 20 mila casi di pedofilia; mille sono i processi svolti per reati di abuso e maltrattamento sui minori, nella maggioranza si tratta di violenze sessuali; 15 sono le organizzazioni italiane pedofile che si autodefiniscono culturali. L'obbligo di denuncia ha lo scopo primario di far emergere gli abusi, la maggior parte dei quali non sono denunciati. Per Bongiorno, la pdl ha tutte le «premesse per andare in porto». «Su questi temi - ha osservato Merloni - non esistono schieramenti. Fini ha spiegato che la sua presenza all'incontro stampa esprime «la piena adesione all'iniziativa».