Consultazioni, Udc dal premier

Oggi il presidente del Consiglio Prodi incontrerà l'Udc. «Andiamo da Prodi per parlare ma soprattutto per ascoltare - ha detto il senatore centrista Francesco Pionati - La nostra preferenza per il modello elettorale tedesco è nota, così come la nostra totale disponibilità ad un confronto senza pregiudiziali. Bisogna verificare rapidamente in Parlamento la reale volontà di intesa, alla luce del sole, senza che la riforma elettorale diventi strumento di altre partite». Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Il leghista Roberto Calderoli propone: «Stacchiamo la spina al referendum reintroducendo un modello elettorale già sperimentato e mettiamo il Paese in condizione di poter tornare a votare qualora si rendesse necessario». E poi, aggiunge il vicepresidente del Senato «si potrà affrontare con la serenità necessaria e con i tempi necessari una vera riforma della legge elettorale». Ma la proposta non piace agli alleati dell'Udc: il segretario, LorenzoCesa osserva: «Non ci pensiamo proprio». E aggiunge: «Con la Lega abbiamo parlato la scorsa settimana del sistema tedesco. Erano d'accordo, ma la loro preoccupazione è che diventi complicato farlo e che quindi poi si finisca col fare il referendum». Il presidente dei deputati di Alleanza Nazionale, Ignazio La Russa, giudica «necessario un incontro con Forza Italia e Udc» sulla legge elettorale in vista degli incontri con il premier Romano Prodi. An, ha sottolineato La Russa, lavora per la «difesa del bipolarismo». «Noi, comunque, andremo a Palazzo Chigi con la piena disponibilità ad ascoltare le proposte. Dopo la riforma della legge elettorale diventa naturale tornare alle urne per votare». Per Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera, «Sulla riforma della legge elettorale c'è bisogno di chiarezza all'interno dell'Unione. Vista la delicatezza della materia sarebbe opportuno procedere ad una riunione di maggioranza».