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È BUFERA sul ministro Fioroni.

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E aggiunge: «Questa legge ha mandato a casa chi l'aveva fatta danneggiando poi chiunque fosse al governo del Paese, impedendogli di avere una maggioranza di più di quattro senatori». Al coordinatore campano del partito Ciriaco De Mita, che ha contestato il fatto che i parlamentari locali siano stati «scelti dall'alto», e che non abbiano un vero rapporto con il territorio, Fioroni ha risposto: «Questa legge elettorale ha detto all'elettore: ti evito il problema di scegliere i parlamentari, tu scegli l'uomo della provvidenza, io metto i miei pupazzetti. Un meccanismo che attacca la stessa democrazia». Protesta la Cdl. «Ma il ministro della pubblica istruzione Fioroni conosce la matematica? Si lamenta della legge elettorale vigente e dimentica che al Senato quella maggioranza risicata ce l'hanno pur avendo perso di duecentomila voti», replica Francesco Storace (An), che poi rincara la dose: «Ma non hanno argomenti migliori?». Per Lucio Malan (Forza Italia) «le parole di Fioroni sulla legge elettorale denunciano che è inadatto ad essere ministro dell'istruzione. Dare dei "pupazzetti" ai parlamentari e dello stupido a chi ha voluto la legge denunciano mancanza di rispetto per l'avversario politico». «Lamentarsi del fatto di non avere un'ampia maggioranza al Senato - sottolinea Malan - dimostra mancanza di conoscenza dei fondamenti della matematica, poichè è la Cdl ad avere preso più voti, 176 mila, per Palazzo Madama. Insomma, Fioroni ha le qualità opposte a quelle richieste per chi si occupi di istruzione, a tutti i livelli».

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