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L'assemblea del parlamento del Nord a Vicenza

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Umberto Bossi ai suoi: «Alle amministrative alleanze libere»

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E concede agli omosessuali il diritto di avere dei diritti. È un Senatur controcorrente quello che ha parlato ieri a Vicenza in occasione della riunione del Parlamento del Nord. Ma il punto fermo resta il sistema elettorale. La modifica della legge per Umberto Bossi ha la priorità assoluta sulle questioni poste in discussione in questi giorni. «Il federalismo fiscale - ha affermato - aiuta le famiglie e i cittadini ma non so onestamente se sia possibile con questo Governo, in ogni caso la mia scaletta vede al primo posto la riforma della legge elettorale». Ricordando che martedì la Lega avrà un incontro con il Governo su questo tema «nel quale il partito si gioca il futuro», Bossi ha detto di attendere «le proposte di Prodi». «Per me sarebbe preferibile modificare la legge vigente quel tanto che serve - ha aggiunto - Non c'è altra possibilità perchè altrimenti non si può fermare il referendum». Quanto alle soluzioni possibili, Bossi ha escluso di guardare al modello tedesco. «Con l' esempio tedesco - ha spiegato - si deve modificare la Costituzione: diventa un caos, impossibile farlo in tempo reale per superare il referendum». Per quanto riguarda le prossime elezioni, Bossi intende lasciare libertà di decisione ai gruppi leghisti impegnati nelle amministrative su eventuali alleanze politiche o su singole candidature. «Localmente non litigherò con la Lega e i leghisti - ha spiegato - se non sono d'accordo con le altre componenti della Cdl dove si voterà per le amministrative. È difficile che io mi imponga e li costringa ad alleanze. L'abbiamo già provato in altri anni: dopo un po' litigano e ci sono casi in cui siamo finiti in tribunale. Non andrò a impormi con la pistola - ha concluso - quello che abbiamo sperimentato in termini di alleanze locali spesso non ha funzionato». Slla questione dei Dico, Bossi va in direzione opposta al resto della Cdl. «Il concetto di famiglia parallela è sbagliato ma è giusto e doveroso riconoscere qualche diritto anche agli omosessuali - ha affermato - Non faccio parte di quella categoria. La famiglia parallela è un errore perchè questo genere di famiglie finiscono per portar via diritti alla famiglia tradizionale. Gli omosessuali - ha però proseguito Bossi - hanno pur dei diritti che devono essere riconosciuti per legge oppure semplicemente sulla base della sensibilità democratica. Ma se sono gli stessi della famiglia tradizionale è il caos. Quei poveracci qualche diritto lo hanno anche loro». Per quanto riguarda il «pantano afghano», il segretario della Lega pensa che sono esigue le possibilità che il governo possa dimettersi in seguito al voto al Senato. «Tutto può essere ma di solito - ha concluso Bossi - dove è caduta una bomba non ne cade mai un'altra. È difficile che si ripeta la stessa sequenza di qualche settimana fa». Al termine dell'incintro il Senatur ha sollecitato i vertici dell'assemblea padana a mettere nero su bianco tutte le conclusioni a cui giungono i lavori. L'obiettivo è far comprendere al maggior numero di italiani la filosofia che guida la Lega Nord nel lavoro sul federalismo: «Solo quando le persone saranno realmente convinte - ha detto Bossi - potremo organizzare una grande manifestazione a Roma con la partecipazione di milioni di persone per portare le richieste del nord».

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