I cattolici lavorano al Family Day. Domani la manifestazione a favore delle unioni civili
Domani a Roma (inizio alle 15 a piazza Farnese), al grido di «Diritti ora!», sfileranno coloro che sostengono la necessità di una legge sulle unioni civili. «Sono più di cento le sottoscrizioni all'appello rivolto ai deputati per l'adesione alla manifestazione - spiega l'esponente dell'Ulivo Franco Grillini presidente onorario dell'Arcigay -. Tra gli altri hanno aderito l'intero gruppo di Rifondazione comunista, Verdi, Pdci, Rosa nel pungo e Radicali». Ma tra le personalità che hanno raccolto l'appello spiccano soprattutto i ministri Alfonso Pecoraro Scanio e Paolo Ferrero, mentre la «madre» del ddl sui Dico Barbara Pollastrini, ribadendo la propria «adesione ideale», ha fatto sapere che «cercherà di essere presente». Proprio la partecipazione di alcuni suoi colleghi ha scatenato la reazione stizzita del ministro della Giutizia Clemente Mastella da sempre schierato contro la regolamentazione delle unioni di fatto. «Vedere che ministri del mio governo partecipano alla manifestazione di sabato - commenta il Guardasigilli -, mi fa ritenere scontato che io partecipi al Family Day organizzato dal mio partito». «Prima per correttezza istituzionale - aggiunge - non volevo partecipare a manifestazioni di piazza, ma visto che altri, che rispetto, vanno, non vedo perché io non dovrei.... Tutto sembra ormai messo sul piano della sfida e alla sfida rispondo con una sfida: non sarà all'Ok Corral, ma chi la dura la vince». In ogni caso Mastella non ha dubbi, al di là di ogni manifestazione, «i Dico non passano». Immediata la replica del ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio. «A Piazza Farnese - spiega - ci sarà un'iniziativa a sostegno di un testo del governo. Non è una manifestazione di protesta. Ci auguriamo che anche il "family day" diventi una manifestazione a sostegno delle politiche per la famiglia del governo». Per il momento, però, l'unica iniziativa in programma resta quella di domani visto che il «Family Day» non ha ancora una data certa. Il presidente del Forum delle associazioni familiari Giovanni Giacobbe ha comunque spiegato che la manifestazione di piazza dei cattolici contro il ddl sulle coppie di fatto «rimane tra le iniziative possibili che verranno prese per difendere i valori della famiglia basata sul matrimonio». Le associazioni cattoliche che stanno mettendo a punto l'iniziativa infatti, pur concordando sulla necessità di una mobilitazione, hanno preferito dare la priorità alla stesura di un manifesto di intenti che verrà messo a punto la prossima settimana in una riunione a Roma. Intanto la Chiesa applaude all'idea di un «Family day». Interrogato a margine della presentazione dei quattro volumi che raccolgono gli atti del ventitreesimo congresso eucaristico di Bologna '97, il segretario generale della Cei Giuseppe Betori ha espresso sostegno a quella che ha definito «un'iniziativa dei cattolici italiani». «Credo - ha spiegato - che ognuno abbia il diritto dentro la società di esprimere la propria opinione e se i cattolici italiani pensano di poter dire ad alta voce qual è la loro visione della famiglia e ciò che a loro giudizio può offuscare tale visione, mi sembra dovuto da parte loro e incoraggiato da parte nostra». Della stessa opinione il cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo di Palermo e membro del Pontificio consiglio della famiglia: «I cattolici hanno il diritto di dire la loro con coraggio ed è dovere dei cattolici far sentire la propria voce: se gli altri hanno il diritto di farlo, allora lo abbiamo anche noi». E la battaglia prosegue.