L'audizione
Il Sismi: preoccupazione per l'escalation di violenza
Arrivato al vertice del Sismi da meno di tre mesi, l'ammiraglio Bruno Branciforte ha illustrato al Copaco le sue mosse «diplomatiche» e le linee direttive che ha dato al servizio segreto militare. Non sono mancati riferimenti all'Afghanistan, dove gli agenti del Sismi sono impegnati nel difficile compito di proteggere i militari italiani. Ricucire con gli Usa. È stato il presidente del Copaco, Claudio Scajola, al termine dell'audizione, a parlare di un «ristabilimento di operatività» con i servizi segreti americani. Il direttore del Sismi, ha spiegato, «è fresco di incontri con i responsabili dei maggiori servizi segreti esteri: c'è voglia di collaborazione e di ristabilire l'operatività con i servizi americani. Proprio di recente - ha aggiunto - Branciforte ha incontrato gli esponenti dei servizi Usa, la cui collaborazione aveva avuto momenti di difficoltà a causa delle note vicende». Tagli al Sismi. Il direttore del servizio avrebbe quindi, secondo quanto si apprende, lamentato un' insufficienza di risorse per il Sismi, a causa dei tagli del 40% determinati dalla Finanziaria 2007, che hanno inciso negativamente sul pieno funzionamento della struttura e sull'ammodernamento tecnologico delle dotazioni. Illustrando quindi l'organico del servizio, l'ammiraglio avrebbe rilevato che solo il 6% degli agenti ha meno di 35 anni: si tratta quindi di un organico con un'anzianità elevata. Ad una domanda sul famigerato ufficio di Via Nazionale, dove Pio Pompa gestiva un imponente archivio, Branciforte avrebbe risposto che l'ufficio è stato chiuso. In Afghanistan situazione pesante - Passando all'Afghanistan, il direttore del Sismi non ha nascosto la preoccupazione per l'escalation di violenza, dalla quale i militari italiani non possono non essere coinvolti. Già in passato, rapporti dell'intelligence hanno indicato tra le minacce gli attacchi con autobomba ed i rapimenti (l'audizione si è comunque conclusa prima che si diffondesse la notizia del rapimento del giornalista di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo). Gli uomini del Sismi presenti in teatro, avrebbe spiegato Branciforte, vigilano verificando, ad esempio, la sicurezza sul territorio prima che le pattuglie si muovano. E l' offensiva sferrata ieri dalla Nato fa ulteriormente salire la tensione. Infine, l'ammiraglio avrebbe tracciato un quadro preoccupante sul riarmo di Iran e Siria, con tecnologie che consentirebbero di colpire Israele.