La polemica
Binetti: essere gay è devianzaI Verdi protestano, riparte lo scontro duro all'interno dell'Unione
b) una caratteristica della personalità». Durante la trasmissione Tetris, il «surreality» della politica italiana di Luca Telese in onda oggi, basta questo quiz, lanciato dal conduttore (e letto da Mike Buongiorno), per far scattare un putiferio. Gli ospiti, infatti, non sono certo dei più in sintonia su questo argomento: la senatrice Paola Binetti e il presidente onorario dell'Arcigay e parlamentare Ds, Franco Grillini con Chiara Moroni, vicepresidente dei deputati di Fi, a fare da paciere. La parlamentare Dl riflette e alla fine, messa alle strette da Telese, finisce per optare per la risposta a): una devianza. «Tu sei fuori dalla categoria degli psicologi e degli psichiatri che su questo dicono tutt'altro! Parli contro il tuo ordine!», l'attacca Grillini. «Sovrapponi la religione alla scienza - dice ancora - e li confondi!». Dopo lo stacco pubblicitario la Binetti ha continuato: «A mio avviso è un comportamento diverso. Molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico». Il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli ha replicato alla Binetti, affermando che «gli estremismi politici e religiosi hanno trasformato una questione del tutto normale, almeno negli altri Paesi europei, come quella delle unioni civili, in un provvedimento che alimenta scontri e divisioni: ora è necessario aprire unconfronto solo parlamentare per arrivare a una proposta che, tra opposizione e maggioranza, possa portare l'Italia a diventare anch'essa un Paese normale su questo tema». Inoltre, per Bonelli «anche la recente sentenza della Cassazione conferma la necessità di una legge in questo campo: da tempo, peraltro, propongo un tavolo dei coraggiosì sul tema dei diritti civili», ribadisce, e alla senatrice Binetti ricorda di «non essere la sola ad avere casi di coscienzà. Anche noi Verdi, infatti, ne abbiamo avuti su altri provvedimenti, come ad esempio quelli relativi all'Afghanistan, che però abbiamo comunque votato per un principio di etica della responsabilità».