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Il retroscena

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Il Tesoro vuole mettere i paletti anche a Damiano

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«Costano, costano troppo» è il refrain del ministero dell'Economia che sta gelando l'attivismo del ministro del Lavoro Cesare Damiano. Ci sarebbe aria di rinvio per dirottare le risorse a misure a sostegno della famiglia che sono uno dei punti del programma vincolante con cui Prodi ha chiesto la fiducia alle Camere. Gli interventi a favore delle famiglie servirebbero a far digerire a ambienti cattolici il disegno di legge sui Dico e a placare le rimostranze dei centristi. Ma siccome la coperta è corta e nonostante l'aumento del gettito fiscale l'economia italiana è ancora sotto osservazione da parte di Bruxelles, da qualche parte bisognerà pure tirare. Ecco quindi che a farne le spese potrebbe essere proprio Damiano. Il ministro del Lavoro non solo ha dovuto rinunciare a abolire lo scalone in un'unica soluzione (si sta lavorando all'ipotesi di un innalzamento graduale dell'età di pensionamento) ma ora potrebbe dover ridimensionare anche i suoi piani sugli ammortizzatori sociali. Tant'è che un paio di giorni fa per mettere le mani avanti ha ribadito: «Escludo rinvii sulla riforma degli ammortizzatori sociali, ho semplicemente detto che so che costa». L.D.P.

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