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Il Prof attacca il referendum

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Anche Romano Prodi, bisogna riconoscerlo, ci mette del suo. Ospite di Radio24 il Professore cerca di sgomberare l'orizzonte dallo spauracchio del referendum. «Se c'è l'inizio di un dialogo serio e costruttivo - dice -, la cosa più saggia è che questo referendum venga rinviato». Parole che non piacciono al leader di An Gianfranco Fini che ribatte: «Prodi ha strane pretese, perché il referendum è una opzione proprio se non c'è un dialogo serio e se la legge elettorale non nasce in Parlamento». «I primi a dire che non serve il referendum - aggiunge - saranno proprio coloro che hanno promosso il comitato, se si farà una legge elettorale. Ma deve essere seria difendere il bipolarismo e portare alle aggregazioni». Duro il radicale Daniele Capezzone. «Mi pare abbastanza sconcertante - attacca - che il primo ministro parli di un rinvio, di una sospensione del referendum elettorale. È una ipotesi che non esiste». Ma il vicepremier applaude. «Sulla riforma della legge elettorale - dice al Tg1 - dobbiamo metterci d'accordo, maggioranza e opposizione. È bene fermare il referendum per un anno se vogliamo cambiare la legge elettorale e la costituzione d'intesa».

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