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«I ribelli lavorano per il Cavaliere»

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Un giudizio che comporta un'analisi netta: Lavorano per Silvio Berlusconi. L'edizione di ieri della «Velina rossa» aveva tre obiettivi precisi: Verdi, Pdci e Prc. E, in tema di rifinanziamento della missione in Afghanistan, osservava: «Il re di Prussia non c'è più, ma il "cavaliere" di Arcore sì. E allora, chi lavora per il "cavaliere"? Le stesse truppe, gli stessi comandanti del 1998». Che, ovvio, hanno nome e cognome: «Nelle dichiarazioni dei Verdi, dei seguaci di Diliberto e di Rifondazione» c'è «una vera inconsistenza politica». Attenzione, insomma, al momento del voto su quel decreto. Perchè, ammonisce Pasquale Laurito, «speriamo che sia ben chiaro a tutti che se il governo Prodi passa al Senato, senza porre la questione di fiducia, ma con il concorso determinante delle destre, il presidente del Consiglio dovrà riferire subito al presidente della Repubblica». Che sia chiaro: «Prodi dovrebbe dimettersi, aprendo una crisi destinata a non si sa quali esiti». E «Velina rossa» prevede un governo tecnico per preparare elezioni anticipate nella primavera 2008 e il varo di una nuova legge elettorale.

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