Fiamme Gialle istruttori a Herat
Un piccolo nucleo di militari della Guardia di Finanza è a Herat, la provincia occidentale dove il contingente italiano ha la responsabilità del Prt, il team di ricostruzione, ora al comando del generale della Folgore, Antonio Satta. L'impegno della Guardia di Finanza è diretto ad addestrare il personale della polizia di frontiera allo scopo di migliorare l'attività di controllo doganale delle frontiere afghane. La missione «Grifo», diretta dal colonnello Massimo Ricciardi può contare su ufficiali e sottufficiali esperti e operano nell'ambito della missione Isaf. Del resto la Guardia di Finanza ha svolto in passato operazioni all'estero nei Balcani e in Albania. L'impegno italiano in Afghanistan è anche questo della Guardia di Finanza, nel quadro delle molteplici iniziative volte a supportare lo sforzo della comunità internazionale per sostenere lo sviluppo e la ricostruzione delle istituzione afghane. «Molto è stato fatto, ma sono consapevole che molto resta da fare - aveva detto il giorno dell'assunzione del suo incarico il generale Satta - Nello stesso tempo sono sicuro che il lavoro sinergico che la Nato, il governo afgano e i cittadini della regione occidentale stanno producendo, riuscirà a concludere efficacemente il delicato processo di ricostruzione dell'Afghanistan». Il progetto partito con un protocollo d'intesa firmato con le autorità di Kabul nel novembre scorso ha preso il via il 6 dicembre 2006. Nell'occasione il comandante generale del Corpo, Roberto Speciale, ha fatto visita alla task force Grifo ad Herat. A Natale anche il ministro della Difesa Arturo Parisi ha incontrato i finanzieri durante la sua missione in Afghanistan. I corsi rivolti alla formazione della «Afghan Border Police» sono già nella fase operativa. E già sono stati «diplomati» i primi ufficiali. L'Afghan Border Patrol può contare su una forza di 12mila uomini. Il progetto è finalizzato a migliorare il settore delle entrate doganali e i controlli di frontiera. Infatti, le mancate entrate fiscali rappresentano uno tra i maggiori ostacoli allo sviluppo dell'Afghanistan. Le maggiori capacità operative della polizia di frontiera, in un'area importante come il confine con l'Iran, e in una città come Herat antico crocevia della mitica via della Seta, può rappresentare il fattore chiave per contrastare i traffici illeciti. Narcotraffico e contrabbando di armi rappresentano un pericolo per tutta la regione. Le materie che vengono insegnate riguardano la legislazione, molti afghani non conoscono le loro leggi, tecniche di controllo per scovare merce e sostanze e metologia pe rla formazione. Infatti gli ufficiali addestrati dalle Fiamme gialle istruiranno a loro volta i militari afghani.