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«Prima la legge elettorale Poi la federazione»

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A frenare sulla federazione del centrodestra, all'indomani dell'incontro con Giulio Tremonti e l'annuncio ieri da Genova di Silvio Berlusconi, è Umberto Bossi. A margine della cerimonia per i 10 anni de «La Padania», il leader della Lega avverte: «L'unica cosa che conta è la legge elettorale, le altre cose non c'entrano niente. Una volta fatta la legge - prosegue Bossi - sapremo se come partito varremo lo spazio giusto. È inutile che ci si metta a giocare a fare la federazione, la Lega vuole sapere quale sarà le legge elettorale, tutto il resto non ci interessa». Confidando poi di non aver ancora letto il prospetto presentatogli da Tremonti sulla federazione, Bossi ribadisce che il modello di legge elettorale al quale punta la Lega è quello tedesco. Quanto poi alle rassicurazioni di Berlusconi sul non voler andare avanti sulla strada del referendum, Bossi ha aggiunto: «Mi ha garantito che non andrà avanti e se mi dice così io ci credo. Il problema - sottolinea ancora il leader del Carroccio - è tirare fuori un progetto di legge elettorale in cui tutte le forze politiche abbiamo il loro spazio. Per quanto ci riguarda vogliamo trattare personalmente per la legge elettorale, non possiamo dare ad altri il mandato e l'uomo che è incaricato di trattare con la sinistra è Maroni. Il nostro obiettivo - ha concluso - è di ottenere un certo tipo di legge elettorale, non un altro perchè è con la legge elettorale che un partito si gioca il suo futuro».

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