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IL «La» è stato dato dal presidente della Repubblica, che, con un telegramma, ha indicato «la ripresa ...

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Per il Capo dello Stato, la separazione delle carriere in magistratura, tema del convegno milanese promosso dall'Unione camere penali italiane, è «di primario interesse, investendo un profilo ordinamentale sul quale il dibattito tra studiosi e operatori è da tempo più intenso e acceso». E il dibattito è stato intenso e acceso, con anche qualche sorpresa, come quelle del gip di Milano Clementina Forleo e del sostituto pg di Potenza Modestino Roca, che si sono apertamente dichiarati a favore della separazione delle carriere. Ma per i sostenitori della separazione devono essere state una doccia fredda le parole del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, che, diversamente da altri aspetti del programma di governo, su questo non vuole comportarsi «da eretico», per il bene della maggioranza. «Non c'è nel mio programma questo tipo di separazione delle carriere», ha detto semplicemente il Guardasigilli: «Se una maggioranza con 100 parlamentari in più la poteva decidere e non lo ha fatto - ha osservato - e se nel mio programma c'è la distinzione delle funzioni, che abbiamo di recente accentuato, con molta onestà non posso dirvi quello che non sono in grado di darvi. Vi direi una bugia». Non convince il ministro «la proposta dell'Unione relativa al doppio Csm. Perchè l'elemento organizzativo dovrebbe garantire in qualche modo l'autonomia giudiziaria? - ha proseguito - L'autonomia dipende dalle singole persone che rivestono i ruoli nell'ambito della giustizia. È davvero un elemento vitale la separazione delle carriere per la Giustizia? Sarà un elemento importante, ma non l'unico».

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