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Il Cav punta tutto sulle amministrative per far cadere Prodi

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Silvio Berlusconi si rimette a lavoro e lo fa con un'idea ben chiara in testa: le elezioni amministrative. Vale a dire l'occasione per il Cavaliere di dimostrare che la maggior parte degli italiani sta con il centrodestra attribuendo al voto della prossima primavera la valenza di una sorta di «test sul governo». Passati quasi 50 giorni dalla manifestazione del 2 dicembre, (quando cioè Berlusconi insieme a Fini e Bossi riunì oltre due milioni di fedeli della Cdl in piazza San Giovanni a Roma), passate le vacanze natalizie, il leader di Forza Italia, si mette a tavolino per disporre quelle che saranno le mosse da attuare in campagna elettorale, tappa per tappa, candidato per candidato. Per dare un segnale forte e soprattutto per far sentire che Forza Italia sta già scaldando i motori, l'ex premier ha deciso di essere presente oggi a Genova, per aprire lì la campagna elettorale. Scelta sicuramente non facile visto che Genova è un capoluogo da sempre governato dalla sinistra. Ma si sa, a Berlusconi piacciono le sfide e sicuramente andare oggi lì equivale a dire «non abbiamo nulla da temere». Due i candidati che saranno «benedetti» dal Cavaliere oggi pomeriggio nella città della lanterna: il professor Enrico Musso (al comune) e la professoressa Renata Oliveri (alla presidenza della provincia). La manifestazione è stata curata nei minimi dettagli, con un'accogleinza davvero speciale per l'ex premier. Il coordinamento regionale, chiaramente punta al tutto esaurito per i 900 posti a sedere. Per tutti gli altri, tre maxi schermo installati fuori dal locale. Il candidato Musso, esperto economista, consigliere comunale a Genova dal 1990 al 1993 per il partitoliberale, esperto di politiche urbanistiche e dei trasporti, avrà ora l'occasione per dissipare i numerosi dubbi che hanno accompagnato la sua candidatura. Soprattutto perché, qualche anno fa (nel 2002 esattamente), una sua intervista al Corriere della Sera scatenò una vera e propria bufera. Anche se ora nega di averlo fatto, in quell'occasione avrebbe definito «la più grande 'jattura' politica degli ultimi dieci anni» proprio Berlusconi, che oggi terrà il suo battesimo elettorale. Ma oramai non ci si pensa più! Nuovo capitolo, nuova storia. Tornando al presidente di Forza Italia, ad alcuni suoi parlamentari, lo dice apertamente e con grande entusiasmo «oggi li spiazziamo, visto che noi siamo già pronti e loro no», motivando così la decisione di far partire con largo anticipo la campagna per un voto che ci sarà solo in primavera. Intanto, se a Genova le cose oggi saranno già alla tappa di «inizio della corsa», anche nelle altre città la coalizione di centrodestra si sta preparando a chiudere le candidature. Chi lo ha visto a Roma in questa settimana, parla di un Berlusconi gasato, carico, animato del migliore spirito battagliero, particolarmente concentrato sull'appuntamento di primavera. Questo nonostante le dovute cautele di qualche suo fedelissimo di non dare a questa tornata elettorale troppo peso (che non sia un altro boomerang). Ma lui va avanti, sulla strada della convinzione che questa sinistra fa acqua da tutte le parti, che sono, come lui stesso ripete in diverse occasioni, «spaccati su tutto» e che costituiscono oramai «la minoranza del Paese». In tutta la settimana il leader azzurro ha fatto incontri su incontri, contatti, telefonate dal suo ufficio capitolino in via del Plebiscito, prima di partire ieri pomeriggio alla volta di Portofino. L'appuntamento con il lancio ufficiale della campagna elettorale è dunque per oggi pomeriggio ai magazzini del cotone di Genova. Il Cavaliere ha intenzione, riprendendo un po' il filo del discorso fatto a Roccaraso domenica scorsa, di rimarcare la volontà di essere «un uomo del fare» senza chiacchere quindi, né vertici quando non servono. Ma mosse tattiche. Del resto, avrebbe detto l'ex premier «non siamo mica al governo che bisogna decidere chissà chè!».

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