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di GIANNI DI CAPUA MILANO — Non è un periodo fortunato per gli esponenti del governo: mercoledì Tommaso ...

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Dentro, invece, il premier ha avuto una calorosa accoglienza da parte di altri studenti, sempre della Cattolica, che per la sua «lectio magistralis» sull'Europa lo hanno applaudito in piedi e a lungo. Alla fine nessun incidente, a differenza di quanto avvenuto a Torino, ma molto rumore, che Prodi ha evitato di commentare pubblicamente, anche se con i suoi collaboratori ha poi osservato che se il governo ha il dovere di tollerare le contestazioni, è triste che i partiti dell'opposizione non stigmatizzino certe manifestazioni organizzate. Il presidente del Consiglio era alla Cattolica in occasione della laurea honoris causa in scienze politiche conferitagli dall'università «per i risultati di grande significatività conseguiti nella sua attività politica istituzionale per la costruzione dell'Unione Europa». La Cattolica di Milano, dove Prodi si è laureato, aveva deliberato nel 2002 di conferire a lui e all'allora premier spagnolo Josè Maria Aznar, una laurea ad honorem per il loro impegno europeo. Ma solo ieri, cinque anni dopo, è stato possibile svolgere la relativa cerimonia e conferire il riconoscimento a Prodi ed Aznar. Duro il commento di Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione universitaria: «Gli esponenti del Governo continuano a voler fare passerelle all'Università, ma non hanno ancora capito che per loro è una palude? Gli studenti non sono marionette, è normale che contestino il governo che uccide l'università: sarebbero masochisti ad accogliere diversamente chi ha aumentato loro le tasse e diminuito i servizi e i fondi per il diritto allo studio». «I fischi a Prodi sono tutti meritati» ha commentato Roberto Maroni, presidente dei deputati della Lega Nord, mentre per Maurizio Lupi di Forza Italia «Prodi veggente è stato nuovamente smentito: a fine anno, con la Finanziaria approvata, aveva previsto che il Paese avrebbe approvato e condiviso il suo operato. Oggi si deve ravvedere però: a Torino i cobas hanno fischiato il ministro Padoa-Schioppa e a Milano gli universitari se la sono presa direttamente con il Presidente del consiglio». Minimizzano la contestazione gli esponenti del centrosinistra. Renzo Lusetti, deputato della Margherita, torna a prendersela soprattutto con gli esponenti della sinistra radicale che mercoledì hanno fischiato il ministro dell'economia: «Questi di An sono specializzati a fischiare la gente, sono venuti anche alla festa della Margherita a farlo. Può capitare che ci siano delle contestazioni ma, se le contestazioni vengono da sinistra è brutto, è un fatto negativo che io tendo a stigmatizzare. Siamo un governo di centrosinistra e la sinistra radicale anche se ha posizioni diverse dalle nostre deve tenere a bada i suoi». Nella sua lectio magistralis Prodi ha rilanciato il principio a cui si è sempre ispirato: l'Europa. «Il patto di Stabilità e l'Agenda di Lisbona — ha detto agli studenti — sono due facce dello stesso sforzo di rilancio della nostra economia e competitività. Ed è a questi due grandi obiettivi che ci siamo ispirati per l'azione riformatrice del governo in Italia».

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