Il commissario Almunia «La riforma va fatta»

la partita è «difficile», Almunia lo riconosce e per questo ha assicurato che «Prodi e il ministro Padoa Schioppa potranno contare su tutto il sostegno della Ue». Come dire che qualora la linea riformista del governo dovesse scontrarsi con coloro che sono contrari a qualsiasi intervento sulle pensioni, si può sempre invocare l'appoggio di Bruxelles. Non c'è dubbio che la battuta d'arresto di Caserta preoccupa il commissario europeo. Tra febbraio e marzo ci sarà l'ennesima ricognizione dei conti pubblici italiani per verificare se la strada del rientro del deficit sotto il 3% sta procedendo. Almunia ha sottolineato che nell'incontro con prodi si è parlato sia di deficit eccessivo sia della situazione dei conti pubblici a medio e lungo termine». Prodi si è affrettato a dire che «sulle pensioni sappiamo benissimo cosa fare»; come dire che qualcosa comunque si farà. E il segretario Ds Piero Fassino precisa: «No allo scalone, sì agli scalini per una gradualità maggiore e riforma degli ammortizzatori sociali». In serata il presidente della Camera Fausto Bertinotti mette un paletto alle richieste della Ue: «C'è l'Unione europea ma anche Mirafiori e non possiamo penalizzare gli operai». Ma la voce della sinistra radicale è tornata a farsi sentire. «Non se ne può più. Sulle pensioni siamo in presenza di un antipatico e odioso accanimento politico» afferma il capogruppo del Pdci alal Camera Pino Sgobio. I Verdi mettono i paletti. «Per le riforme ora vale l'agenda fissata a Caserta» avverte il sottosegretario all'Economia Paolo Cento. «La riforma del sistema pensionistico deve essere discussa insieme a quella del sistema degli ammortizzatori sociali, per introdurre incentivi per chi sceglie di restare in produzione». Una brusca frenata viene anche dalla sinistra Ds. Gloria Buffo sottolinea che «la riforma delle pensioni non è la madre di tutte le riforme». Dalla Margherita, il presidente dei deputati dell'Ulivo alla Camera Dario Franceschini, incalza: «No alla logica del rinvio, ora è il momento di avere coraggio. Il governo è il luogo in cui si devono fare le mediazioni e le sintesi, ma l'Ulivo deve mettere in campo le proposte». Oggi l'Ulivo affronterà in un seminario il tema previdenziale e giovedì Rifondazione presenterà le sue proposte sulle pensioni. Nello stesso giorno si riuniranno le segreterie unitarie di Cgil, Cisl e Uil. Dall'opposizione Tremonti ricorda che Berlusconi ha fatto la riforma e che Prodi rischia di far saltare il sistema. E per l'Ugl il segretario Renata Polverini avverte: «Se per riforma delle pensioni si intende rivalutare quelle esistenti allora possiamo concordare con Almunia sulla necessità procedere speditamente».