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AI cinque disegni di legge sulle coppie di fatto, depositati in commissione Giustizia al Senato ora si ...

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Manzione nel suo ddl parla di «patto di solidarietà» e definisce la coppia di fatto come «l'unione di due persone maggiorenni che, indipendentemente dal sesso, convivono stabilmente ed intendono intraprendere un percorso comune di vita spirituale e materiale». Secondo l'esponente della Margherita il «patto» ha come obiettivi principali quello di regolare «gli aspetti di natura patrimoniale, anche mediante accordi tra le parti conviventi, nonchè di riconoscere loro alcuni diritti già riconosciuti alla famiglia». Il ddl del Prc introduce la figura dell'«unione di mutuo aiuto», allargando l'area di intervento normativo per le unioni civili ad altre forme di convivenza. «Non esistono soltanto — sottolinea la presentatrice del ddl Maria Luisa Boccia — le unioni di fatto o le unioni civili ma anche le unioni costituite da due o più persone che desiderano regolare gli aspetti personali e patrimoniali della propria vita in comune». «Come per le unioni civili, nel mio ddl — spiega la senatrice del Prc — propongo che anche per le unioni di mutuo aiuto vengano istituiti appositi registri negli uffici anagrafe di tutti i Comuni. L'ufficiale di Stato civile, registrando lo «stato di unione di mutuo aiuto», certificherà la convivenza di due o più persone che avranno uguali diritti e uguali doveri delle persone appartenenti a un nucleo familiare». Intanto non si sono fatte attendere le reazioni alle parole del Papa. «L'affondo, ormai quotidiano, del Pontefice sulle coppie di fatto non può non essere letto nella chiave di ingerenza inappropriata nell'attività parlamentare». È quanto sottolineano presidente e vicepresidente del gruppo del Prc al Senato, ricordando che a palazzo Madama «la commissione giustizia discute i diversi ddl in materia e si aspetta un disegno di legge governativo per la fine del mese». «La legge sulle unioni civili — sostengono Russo Spena e Gagliardi — si farà: Benedetto XVI si rassegni. È sempre sgradevole dover pronunciare richiami alla correttezza, ancora di più lo è nel caso del Pontefice, ma ribadiamo che i suoi interventi sono eccessivi oltre a essere ciechi di fronte alla realtà sociale del paese». «No a crociate contro le coppie di fatto», si vari «al più presto una legge». Così Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera. «Le continue pressioni delle alte gerarchie ecclesiastiche per impedire qualsiasi discussione su ipotesi di legge sulle coppie di fatto costituiscono un pesante attacco alla laicità dello Stato e un'indebita intromissione nel dibattito politico corrente», sottolinea Sgobio che aggiunge: «Il Parlamento ha il diritto dovere di legiferare su di una materia che ormai è una realtà conclamata e di cui non si può ignorare l'evidenza sociale. Ci sono più di un milione di famiglie di fatto che, convivendo stabilmente, chiedono nulla di più di poter essere riconosciute giuridicamente. La politica di fronte a questo fenomeno sociale non può far finta di nulla. Si proceda dunque al varo di una legge che ci avvicini alle moderne democrazie europee in tema di diritti civili». «È ora di farla finita con questo equivoco di fondo: non c'è nessun attacco alla famiglia tradizionale nè alla Chiesa. I Pacs piuttosto vogliono tutelare ogni forma di rapporto di solidarietà tra due persone senza alcuna discriminazione». Lo afferma la deputata Verde Paola Balducci, componente della commissione Giustizia. «Siamo in Europa — aggiunge — i Pacs sono una realtà in quasi tutti i paesi della Ue, è ora che anche in Italia finalmente le unioni civili vengano disciplinate attraverso una legge». «Un governo che abbia a cuore i diritti civili del Paese si preoccupa di trovare una soluzione ad un problema reale come quello delle coppie di fatto». Lo ha detto il segretario del Pri, Francesco Nucara, rivolgendosi al dibattito sui Pacs che accompagna il vertice di Caserta. Nucara ha aggiunto: «Pur tenendo conto della complessità italiana, non può essere certo, per quanto autorevole la parola del Pontefice, che è pur

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