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Il leader azzurro

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Noi faremo parlare i fatti mentre loro si spaccheranno su tutto». Con queste parole, confidate ad alcuni parlamentari a lui più vicini, Silvio Berlusconi ha motivato la decisione di lasciare nel cassetto «l'operazione verità», preparata per denunciare le «bugie» del governo e per evidenziare i meriti del centrodestra, e di mostrare un «volto nuovo» di Forza Italia fatto di «giovani e donne». La decisione di preparare un dossier contro il governo di Romano Prodi era stata presa dal Cavaliere poco dopo la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio. Al leader di Fi infatti non erano andati giù gli attacchi del Professore. Berlusconi aveva pensato così di rispondere, dati alla mano, a quelle che con gli stretti collaboratori aveva definito «menzogne» ed aveva chiesto ai membri del suo governo (Tremonti, Lunardi, Sacconi e Aprea) di preparare dei dossier sulle loro materie di competenza. L'uscita dei dati sul fabbisogno aveva rafforzato in lui questa convinzione. Alla notizia del conclave campano, poi, era maturata l'idea di una conferenza stampa che oscurasse l'appuntamento del centrosinistra. In questi giorni però il Cavaliere ha cambiato idea. Berlusconi, secondo quanto riferito da più di un parlamentare a lui vicino, è infatti convinto che da Caserta «emergeranno tutte le spaccature della maggioranza» e che dunque sarebbe controproducente cercare di metterle in secondo piano sui media. «Perchè dovrei essere proprio io a oscurare i loro dissensi interni?», si era chiesto il Cavaliere ragionando con i più stretti collaboratori. La nuova strategia è emersa con chiarezza negli ultimi giorni. «Quello di Caserta è il vecchio modo di fare politica, fatto solo di parole che gli italiani non capiscono», ha osservato Berlusconi con chi ha avuto modo di parlargli. «Noi - ha aggiunto - siamo diversi e dobbiamo dirlo agli italiani». «Faremo parlare i fatti, per dimostrare quante bugie ha detto Prodi», ha aggiunto il leader azzurro prendendo ad esempio i dati Istat pubblicati ieri sul disavanzo. Berlusconi, infatti, è convinto che i numeri ufficiali parlino da soli.

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