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di SALVATORE DAMA EUROSCETTICA, antiamericana, tradizionalista: nasce a Strasburgo l'Internazionale nera.

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E riunisce tutti gli eurodeputati della destra estrema. Arrivano da sei nazioni. Dentro, ci sono i rappresentanti del Fronte nazionale francese, la destra radicale italiana, i nazionalisti romeni, quelli bulgari, i separatisti fiamminghi, un esponente del partito austriaco per la libertà e un euroscettico britannico. Proprio quest'ultimo, Ashley Mote, ha in parte rovinato il piano di Bruno Gollnich, vice di Jean Marie Le Pen, l'uomo che ha lavorato di diplomazia per mettere insieme le destre estreme di mezzo continente. Mote, ex membro del partito indipendente del Regno Unito ora semplicemente cane sciolto, aveva prima assicurato la sua adesione al gruppo parlamentare anticonformista. Ma poi, sottoposto a ripetute pressioni da parte dei colleghi britannici, non ha formalizzato il passaggio. Senza la sua firma, il gruppo non ha i numeri per costituirsi. Ciononostante Gollnich rimane ottimista. Ieri ha presentato l'iniziativa a Bruxelles. L'aggregazione si chiamerà «Indipendenza, Sovranità e Tradizione». La compongono, con lui, altri sei esponenti del Fronte Nazionale. Sono il leader Jean Marie Le Pen, sua figlia Marine, il numero tre del movimento Carl Lang e Jean Claude Martinez, Fernand La Rachinel, Lydia Schenardi. La seconda componente è formata dagli eurodeputati del partito della Grande Romania. E sono Daniela Buriana Aprodu, Eugen Mihaescu, Petre, Popeanga, Viorica Moisiuc, Cristian Stanescu. Ultranazionalista, il movimento della «Grande Romania» è guidato dal senatore Corneliu Vadim Tudor, conosciuto in patria come l'ex poeta di corte di Ciausescu. Accusato in passato di antisemitismo, si è rivelato recentemente il più strenuo difensore della causa del popolo di Israele. A «Indipendenza, Sovranità e Tradizione» aderiscono ancora Philip Claeys, Koenraad Dillen, Frank Vanhecke, tre eurodeputati belgi del Vlaams Belang. Partito ultranazionalista fiammingo, è l'erede del Vlaams Blok, movimento che, nel 2004, ha dovuto cambiare nome perché accusato di razzismo dalla Corte di Cassazione belga e posto fuori legge. Della partita è anche il parlamentare europeo Dimitar Stoyanov, ventitre anni, bulgaro. Stoyanov aderisce ad Ataka (tradotto «Attacco»), la formazione nazionalista di Volen Siderov che, con l'8 per cento dei voti, è stata la rivelazione delle ultime elezioni politiche in Bulgaria. C'è poi l'austriaco Andrew Molzner, iscritto al Fpo, partito austriaco della libertà, movimento di cui era leader Jorg Haider. La rappresentanza italiana è composta da Luca Romagnoli, segretario del Movimento sociale e da Alessandra Mussolini. Anche se la responsabile di Alternativa sociale ha fatto pervenire l'adesione solo via fax. «È un progetto al quale lavoravamo da tempo - spiega Romagnoli - Per noi è molto importante perchè ci consente di partecipare pienamente al dibattito democratico». Il ruolo di capogruppo toccherà di diritto a Bruno Gollnich, ideatore dell'iniziativa. All'agenzia francese Afp ha dichiarato che la compagine attuale di Ist è solo una base di partenza. «Spero - ha detto il leader lepenista - in un effetto catalizzatore». Non un semplice auspicio. La costituzione di un gruppo parlamentare a Strasburgo non ha solo valenza formale. Ma significa anche avere più soldi, più tempo per parlare in aula e una parte delle nomine nelle commissioni che il Parlamento europeo sta per rinnovare.

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