Critiche bipartisan al ministro rifondarolo
Ma anche della maggioranza. Il ministro della Solidarietà sociale è stato oggetto di critiche bipartisan dopo aver dichiarato che la Conferenza episcopale italiana sarebbe «oscurantista» in tema di libertà religiosa. È accaduto nel forum di Repubblica tv. In riferimento all'audizione di martedì di mons. Giuseppe Betori, segretario della Cei, di fronte alla commissione Affari costituzionali della Camera, il ministro ha dichiarato: «Sono rimasto colpito e negativamente. Spero non sia tenuta in considerazione». Per Ferrero, «pensare che un Paese non sia maturo per una legge sulla libertà religiosa, che non metta di discussione il Concordato, è un fatto preoccupante, un po' oscurantista». In poche ore, dal mondo politico, fulmini e saette. Fino all'intervento della stessa Cei, che ha chiuso il cerchio esprimendo «Stupore e sconcerto» per le «inaccettabili valutazioni sommarie» del ministro. Primo ad intervenire, in ordine di tempo, l'Udc. «Ferrero si vergogni - ha detto Giampiero D'Alia, capogruppo del partito in Commissione affari sociali. Non ha ascoltato né letto l'intervento di monsignor Betori in commissione e quindi non può giudicare. La Cei - ha aggiunto D'Alia - ha tenuto una posizione apprezzabilissima e più che rispettosa della laicità dello Stato. Prodi intervenga e metta un bavaglio ai ministri che parlano in libertà». Poco dopo Maurizio Ronconi ha rincarato la dose. «Il premier dica se condivide il giudizio del ministro Ferrero sulla Cei - ha detto - Se il ministro ha espresso un parere del governo la questione diventa politica altrimenti il ministro ha solo il dovere di tornare a casa». Segue di pochi minuti la bordata di An. Dice Riccardo Pedrizzi: «Ferrero non sa quello che dice e non conosce la Costituzione, che dà rilievo, e riconoscimento specifico ai rapporti regolati dai Patti Lateranensi, giustificando quindi un trattamento peculiare». Quanto al «fronte interno» l'unica a essere corsa ai ripari è stata finora la Margherita. «Ferrero non ha espresso un parere condiviso dal nostro governo - ha detto Renzo Lusetti, responsabile della comunicazione dei Dl - Mi dissocio fermamente dalle critiche mosse nei confronti di monsignor Betori. In materia di libertà religiosa condivido appieno la posizione della Cei». Inutile il tentativo di «riparazione» del ministro: «La dichiarazione che ho fatto a proposito della posizione della Cei sulla libertà religiosa - ha precisato in serata - è stata la risposta ad una domanda che recitava testualmente: "C'è stata ieri l'audizione della Cei che ha espresso parere sfavorevole alla legge sulla libertà religiosa che lei auspicava; come l'ha presa?". Questa domanda era evidentemente sbagliata e quindi ha viziato anche il tenore della mia risposta».