Armistizio riformisti-radicali
Oggi il via al vertice di Caserta
L'appuntamento è per oggi pomeriggio alle 15. Ad aprire i lavori sarà il premier Romano Prodi che, davanti alla «platea dei 34» (oltre ai ministri ci saranno, solo oggi, anche i segretari di partito) svolgerà un discorso tutto incentrato su crescita e sviluppo. Ed è attorno a questi due temi che ruoterà tutta la discussione. Il Professore lo ha scritto chiaramente nella lettera d'invito al conclave: «L'insieme delle azioni individuate e condivise costituiranno la cosiddetta "Agenda per la crescita", che rappresenterà la linea guida del nostro operato per il 2007». Tutti avranno quindi la possibilità di dire la loro ma, alla fine, a Caserta si dovrebbe parlare soprattutto di liberalizzazioni, energia, crescita e sviluppo economico. Il resto delle «questioni calde» (pensioni, legge elettorale e Pacs) verranno probabilmente toccate ma senza la pretesa di arrivare ad un'intesa generale. Insomma l'obiettivo principale di Prodi, più che l'«Agenda per la crescita», sembra essere soprattutto quello di compattare il più possibile la maggioranza dimostrando che la dialettica tra riformisti e sinistra radicale non mette a rischio la tenuta dell'esecutivo. Va letto soprattutto in questo senso l'incontro di ieri tra Piero Fassino e il segretario del Prc Franco Giordano. Il leader Ds, dopo aver visto Prodi in mattinata a Palazzo Chigi (i due si sono trovati in una «totale identità di vedute»), ha ricevuto al Botteghino il numero uno di Rifondazione. Non è certo un segreto che, tra i due, non corra buon sangue (l'ultima polemica domenica dopo l'intervista di Fassino a Repubblica). Ma ieri, guarda caso, da via Nazionale è uscito un comunicato pacificatore. «Nel corso dell'incontro - si legge nella nota - è stato ribadito il comune impegno ad assicurare una forte e visibile coesione della maggioranza di centrosinistra e ad agire perché l'azione del governo tenga insieme innovazione riformatrice e equità sociale». Insomma Romano Prodi sembra essere riuscito, almeno pubblicamente, a mettere in scena un'Unione finalmente compatta. Ma non c'è dubbio che, nelle «segrete stanze» della Reggia di Caserta, i nodi verranno al pettine. In attesa di sapere cosa accadrà, l'unica certezza resta il programma della due giorni. Stamattina, dopo Prodi, parleranno il sottosegretario Enrico Letta, che indicherà le centinaia di provvedimenti che dovranno essere varati dai singoli ministeri per attuare la Manovra e proporrà un check up sullo stato dell'arte ogni due mesi, e Tommano Padoa Schioppa. Domani, invece, prima del Cdm previsto per le 13, parleranno i ministri Santagata, Chiti e nuovamente Padoa Schioppa che aprirà il dibattito sulla possibile riforma della Finanziaria.