Il Prof striglia i suoi: impegni precisi per il 2007
Il premier pretende che dall'incontro esca un'agenda dettagliata del percorso riformatore
Così, per tutta la giornata ha lavorato a definire gli ultimi dettagli del conclave. Una girandola di incontri che ha portato a Palazzo Chigi, tra gli altri, i ministri della Difesa Arturo Parisi e per l'Attuazione del programma Giulio Santagata, i vicepremier Massimo D'Alema e Francesco Rutelli, il responsabile dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa. L'idea del premier, ribadita più volte ai suoi interlocutori, è chiara: a Caserta si definirà l'agenda per l'intero anno con tempi e scadenze. Il seminario, quindi, è solo la prima tappa di un percorso riformatore che proseguirà per l'intera legislatura. Per questo Prodi proporrà di partire da alcune misure elencate dettagliatamente nel discorso di fine anno. Si comincerà giovedì pomeriggio con le relazioni introduttive del premier (che in mattinata sarà a Napoli) e di Tommaso Padoa-Schioppa. Quindi toccherà ai singoli partecipanti, ministri e leader di partito. Ma l'obiettivo è uno solo: uscire venerdì dalla Reggia di Caserta con l'«agenda 2007». Un'agenda su cui peserà, e non poco, la posizione della «squadra di governo» della Quercia che si è riunita all'hotel Parco dei Principi di Roma per «un primo scambio di opinioni in vista del vertice campano». «Caserta sarà l'occasione per la coesione della maggioranza e per la volontà della maggioranza di fare del 2007 un anno di svolta» ha commentato Piero Fassino al termine della riunione fiume (oltre tre ore). Non è la prima volta che il segretario riunisce la «squadra di governo». Lo aveva già fatto ad inizio legislatura. Stessa location e una raccomandazione: marciare uniti. Anche allora il pallino del leader diessino era la necessità di una «scossa», di uno «scatto», soprattutto in economia. Oggi la musica non è cambiata a conferma che le cose, in questi otto mesi, non sono andate come volevano i Ds. Per questo Fassino, forse per evitare sorprese dell'ultimo minuto (Finanziaria docet), ha voluto studiare con i suoi la strategia da tenere da Caserta in poi. E chissà che l'incontro con gli azzurri campioni del mondo non sia un segnale positivo. Già perché la sorte ha voluto che, proprio mentre la «squadra» diessina arrivava al Parco dei Principi per il proprio conclave, dall'hotel uscisse la Nazionale di calcio guidata da Marcello Lippi a Roma per incontrare il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Così Fassino e D'Alema hanno dovuto districarsi tra i curiosi che assediavanao Luca Toni e Gigi Buffon. Archiviata la nota di colore, i vertici della Quercia si sono messi al lavoro. Un lavoro che, al termine, Fassino sintetizza così: «Mi pare che ci sia un carnet ricco e soddisfacente di proposte e di obiettivi attorno a cui stiamo lavorando». Un carnet che per i Ds si concretizza in sei riforme fondamentali: previdenza, lavoro, efficienza della Pubblica Amministrazione, liberalizzazioni, ricerca e università, infrastrutture. Sono queste le proposte che la «squadra di governo» della Quercia porterà compatta a Caserta. E stavolta, c'è da starne sicuri, non accetterà compromessi al ribasso.