Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Tfr, scelta anche per colf e badanti

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Per colf e badanti, infatti, non esiste ancora un fondo di previdenza di categoria e se la colf non esprimerà la propria decisione (lasciare il Tfr presso la famiglia fino al momento della chiusura del rapporto di lavoro o a quale fondo integrativo versare la liquidazione) il Tfr andrà versato dalla famiglia al fondo residuale presso l'Inps. In pratica entro il 30 giugno 2007 i datori di lavoro domestico dovranno chiedere al proprio collaboratore di esprimersi sulla propria liquidazione. Le colf regolari, secondo i dati della Uiltucs, sindacato del commercio della Uil, sono circa 600.000 (su circa 1.200.000 lavoratori domestici complessivi) prevalentemente straniere. Per colf e badanti si discuterà di fondo previdenziale integrativo il prossimo 24 gennaio nel corso della riunione tra associazioni datoriali e sindacati sul rinnovo del contratto della categoria. «È un problema che va assolutamente affrontato — dice il segretario generale della Uiltucs, Bruno Boco — con una campagna mirata a questa categoria di lavoratrici e lavoratori». Il rischio, spiega, è che in moltissimi casi vengano a mancare le informazioni necessarie al lavoratore a prendere una decisione consapevole ma anche alla famiglia che si troverebbe, in assenza di decisione da parte della colf, a versare il Tfr annualmente al fondo residuale presso l'Inps. «Siamo a disposizione delle famiglie e dei lavoratori — spiega Boco — per tutte le informazioni, la modulistica e il supporto necessario a fronte di questo cambiamento delle regole». Il problema è invece stato risolto per i lavoratori degli studi professionali per i quali sono state avviate le procedure per l'approvazione del fondo di categoria «Previprof». Le nuove regole sul Tfr prevedono che tra gennaio e giugno 2007 ogni lavoratore decida se lasciare il proprio Tfr maturando in azienda o a quale fondo integrativo conferirlo. In assenza di decisione da parte del lavoratore sulla base del criterio del silenzio assenso il Tfr sarà versato dall'azienda al fondo previdenziale di categoria. Per le imprese con più di 50 dipendenti il Tfr «inoptato» ovvero quello che i lavoratori avranno deciso di lasciare in azienda sarà versato in un fondo della Tesoreria presso l'Inps. Nel caso di silenzio assenso di lavoratori di aziende con meno di 50 dipendenti senza fondo di categoria il Tfr maturando sarà versato in un fondo «residuale» presso l'Inps.

Dai blog