Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Pannella: «Sospendo lo sciopero della sete»

default_image

  • a
  • a
  • a

Il leader radicale, per il momento, sarà costretto a portare avanti solo quello della fame. È l'ultima «novità ma non l'ultima volontà», arrivata ieri e diffusa in un intervento dagli altoparlanti di Radio Radicale. Non solo l'età - fattore a rischio, indicato da più medici nei giorni scorsi - ma, soprattutto le ultime analisi, hanno fatto fare un passo indietro a Marco Pannella per evitare di «schiattare, cosa che in questo momento proprio non mi pareva necessaria». E, se nella giornata di ieri i primi passi verso la moratoria sono arrivati dall'Onu e dal ministro della Giustizia Mastella, non da ultima è giunta la visita medica di Claudio Santini, primario di medicina interna all'ospedale Vannini di Roma. La scorsa notte, visitando Pannella, ha parlato di un importante sbalzo di pressione. Perciò, di scioperi della sete non se ne parlerà, almeno per le prossime 24-48 ore. Comunque, il cofondatore del partito Radicale, ha lanciato un appello a carcerati ed ex italiani, affinché possano esserci il maggior numero di adesioni possibili allo sciopero della fame. Ma non a quello della sete, che comporta maggiori rischi: valori alti dell'azotemia, tachicardia e ipertensione, come nel caso dello stesso Pannella: per il due giorni di diguino ieri, tra le prime adesioni, quella di D'Elia. Per il momento, oltre a una manciata di militanti, hanno aderito allo sciopero anche svariati esponenti del Comitato nazionale di Radicali Italiani. E qualcosa continua a muoversi anche tra le fila governative: un prima e concreta risposta è arrivata ieri dal Premier Romano Prodi che, da Campolongo, si è ripromesso di incontrare il più presto possibile Marco Pannella. Il fine? Smuovere le acque e presentare la moratoria contro la pena di morte, che potrebbe essere proposta dal nostro guardasigilli Clemente Mastella a Dresda, appunto. Un'operazione che lo stesso presidente del Consiglio non ha esitato a definire «difficile»: la moratoria potrebbe essere presentata tra il 15 e il 16 gennaio prossimo nella città in occasione di una riunione tra tutti i ministri della Giustizia europei. Quest'ultima iniziativa - che pure è un primo passo - sebbene inizi a raccogliere consensi (in primo luogo la Francia) non ha raccolto il consenso del segretario di Nessuno Tocchi Caino Sergio D'Elia: «Quella di Dresda - ha commentato - è una strada che abbiamo già avuto modo di conoscere. Sarebbe un po' come mettere una pietra tombale sull'iniziativa della moratoria perché, a Dresda, si pretende il consenso unanime. E siccome questo non ci sarà, non si prenderà alcuna decisione. Finora è sempre successo così: temiamo che possa ripetersi anche in futuro». E non si placano le polemiche per il «massacro che colpisce l'immagine di Marco Pannella», se non altro per quel termine mediatico, «protesta», che secondo alcuni mal si addice al leader radicale, per il quale sarebbe più opportuno parlare di «lotta». Il documento, redatto ieri, è stato sottoscritto da svariate associazioni radicali, tra i quali Sergio D'Elia, Elisabetta Zamparutti (tesoriera di NtC e Radicali Italiani), Rita Bernardini e Maria Antonietta Coscioni (rispettivamente segretaria e presidente di Radicali Italiani), Daniele Capezzone (presidente della Commissione Attività Produttive della Camera), Marco Cappato (segretario dell'Associazione Luca Coscioni.

Dai blog