I dati

Dall'inizio del conflitto le perdite americane in Afghanistan sono state almeno 353. Il totale delle perdite americane in Iraq è circa otto volte il bilancio della Guerra del Golfo, nel 1991. La guerra al terrore è dunque costata ai militari Usa centinaia di morti in più delle vittime degli attacchi terroristici contro gli Usa dell'11 settembre 2001: 2.973, senza contare 19 kamikaze. Le perdite degli alleati degli Usa in Iraq sono state oltre 230: con 32 morti, l'Italia è dopo la Gran Bretagna (119) il Paese che ne ha avute di più. Per l'Afghanistan al contrario, mancano dati precisi sulle vittime alleate, di molto cresciute negli ultimi mesi, i soli canadesi ne hanno subite oltre quaranta. La guerra al terrore ha fatto oltre 3.600 vittime americane e alleate e circa 25 mila feriti. Stando ai dati del Pentagono (in corso di aggiornamento) i 2.983 militari americani ufficialmente morti in Iraq sono suddivisi fra 2.397 caduti a opera del nemico e 586 vittime di fuoco amico o incidenti. Le stime delle vittime irachene vanno da almeno 50 mila fino alle 655 mila, ipotizzate a ottobre da uno studio accademico. Il numero dei feriti Usa supera i 22.500, media di oltre 7,5 ogni morto. In Afghanistan, i feriti sono stati quasi 1.100 (tre ogni morto). Novembre 2004 - con 137 militari Usa morti - il mese più letale di tutto il conflitto, per le forza Usa. A seguire, il gennaio 2005 e l'ottobre 2006. Nei 30 mesi trascorsi dal passaggio dei poteri dalle forze d'occupazione Usa e alleate a un governo iracheno transitorio, gli Stati Uniti hanno perso oltre due uomini al giorno e ben oltre settanta al mese. Una media superiore a quella dei 15 mesi di guerra e occupazione precedenti, quando le perdite al mese furono in media meno di 50.