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La denuncia di Confedilizia: i Comuni sperperano i proventi pubblici «Feste di Capodanno pagate con l'Ici»

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Da qualche anno è diventata una consuetudine. Il brindisi per strada allo scoccare della mezzanotte, sotto un fascio di luci, fuochi d'artificio e botti più o meno legali fa molto Parigi, Madrid, New York... Qui la festa organizzata a spese dei Comuni è spesso allietata da un concerto di musica. Il fior fiore dei cantanti nostrani macinano chilometri da una località all'altra per presenziare al grande evento. Che è uguale dovunque: pigia-pigia intorno al palco, molti ubriachi che schiamazzano e lanciano oggetti e un tappeto di bottiglie e cartacce lasciato in eredità. Ora la Confedilizia (Confederazione Italiana Proprietà Edilizia) punta il dito contro le spese sostenute dalle amministrazioni comunali per organizzare le iniziative di San Silvestro. L'associazione ha messo a confronto le variazioni delle aliquote Ici nei Comuni sottolineando le variazioni percentuali che si sono verificate dal 1993 al 2006. «Anche quest'anno - afferma in una nota l'associazione - nonostante le continue lamentele dei Comuni sull'insufficienza delle risorse a propria disposizione, le amministrazioni locali non sembrano intenzionate a rinunciare a spettacoli e giochi pirotecnici». Da nord a sud è un pullulare di feste, concerti, allettanti appuntamenti di piazza. È bene, sottolinea l'associazione, che lo sappiano condomini e proprietari di case che con i proventi dell'Ici sovvenzionano i Comuni per il 60 e 70 per cento: quelle rumorose, allegre e un pò ruffiane adunate di piazza non sono i sindaci a offrirle ai loro cittadini ma vengono pagate con i soldi delle tasse. In tempi di "magra" sembra quasi uno spreco, dicono quelli di Confedilizia. Ora l'associzione auspica «che nel 2007 i Comuni decidano di spendere in modo più virtuoso i soldi dei contribuenti che giungono, tramite tributi locali come l'Ici, nelle casse dei municipi italiani» sottolineando appunto che «condomini e proprietari di casa finanziano i Comuni per il 60-70 per cento». Confedilizia ha pure divulgato una tabella con il capoluogo di regione, la manifestazione in programma, l'Ici ordinaria e la variazione dal 1993 al 2006. Ad Ancona, per esempio, dove, stasera, a Piazza Cavour si canterà e ballerà con Paola Turci, Max Gazzè e Marina Rei l'Ici ordinaria che è al 7 per mille, nel corso degli anni ha subito una variazione percentuale del + 55%. A Campobasso, stasera c'è la Joe cover band e spettacoli pirotecnici i proprietari di casa hanno dovuto sborsare un'aliquota maggiorata nel corso degli anni del 40%. E così via, la musica non cambia. La parte del leone la fanno, naturalmente, i grandi centri come Milano e Roma. Nella Capitale si prevede un concertone agli ex Mercati Generali con Fiorella Mannoia, Carlinhos Brown e Chico Cèsar, poi lo spettacolo a Piazza del Quirinale ed altri eventi a Cinecittà campus ed alla Fiera di Roma. L'aliquota Ici, croce e delizia dei cittadini romani, è al 6.9 per mille. Negli anni ha subito una variazione percentuale del 25,5%. Il gesto provocatorio di Confedilizia non vuole certo stigmatizzare la consuetudine di festeggiare all'aperto la «notte più pazza dell'anno» quanto, piuttosto, far riflettere che ci sono comuni pronti a batter cassa per oggettiva carenza di fondi ma che non si tirano indietro davanti a spese "voluttuarie" non indifferenti. «E in presenza di situazioni come queste, viene da chiedersi - precisa ancora l'associazione dei proprietari di case - come si può pretendere che nei cittadini si formi una coscienza tributaria?»

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