Il portavoce Michele Vietti
Da un lato il premier Romano Prodi che non perde occasione per «tentare» l'Udc. Dall'altro Pier Ferdinando Casini e i suoi che, ogni volta che il Professore ci prova, gli sbattono cortesemente la porta in faccia. Così, se giovedì il premier aveva evocato la presenza di «due opposizioni» al suo esecutivo, ieri è arrivata puntuale la replica dell'Udc. Ci ha pensato il portavoce del partito centrista Michele Vietti. «Prodi - è stato il suo commento - evoca strumentalmente la "diversa opposizione" dell'Udc ma, come tutti, sa bene che la nostra è un'opposizione per lui ancor più dura». «Abbiamo fatto opposizione ferma e costruttiva alla pessima finanziaria di questo governo - ha sottolineato Vietti - e continueremo a fare opposizione anche nella fumosa nuova fase annunciata da Prodi». Insomma sbaglia chi pensa, Prodi in primis, che dai centristi possa arrivare una qualche forma di aiuto per il governo. Anche perché Vietti è sicuro di una cosa: «Sul futuro programma di governo l'unica cosa certa, al di là delle chiacchiere, è che ancora una volta per il veto dell'estrema sinistra non saranno affrontati i nodi strutturali come le pensioni e la spesa pubblica».