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Berlusconi attacca il presidente del Consiglio «Scarica su noi il fallimento del suo governo»

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Il leader di Forza Italia ha seguito la diretta della conferenza stampa del premier in tv e poi ha scritto un messaggio nel quale, punto dopo punto, ha contestato il discorso del presidente del Consiglio. Ma soprattutto a Berlusconi non sono garbate le critiche al lavoro fatto nella sua legislatura. «Addebitare ai governi precedenti le colpe e le responsabilità delle proprie azioni è un atteggiamento politicamente e moralmente scorretto — ha commentato il Cavaliere — Ciò è tanto più grave e inammissibile in quanto sono sotto gli occhi di tutti gli effetti positivi dell'azione del governo che ho avuto l'onore di presiedere per un'intera legislatura, e di cui l'attuale governo beneficia grandemente». «Posso in tutta onestà e in buona coscienza — ha proseguito Berlusconi — considerarmi soddisfatto e orgoglioso del lavoro fatto, sia per quanto riguarda la riforma previdenziale, con la tenuta dei conti pubblici e l'equità raggiunta fra le diverse generazioni, sia riguardo alla riforma del mercato del lavoro, con un aumento record dell'occupazione nonostante la stagnazione dell'economia, sia per quanto riguarda infine la riforma fiscale, con le maggiori entrate (pari all'intera legge finanziaria) derivanti dal sentimento condiviso da parte dei cittadini di pagare imposte giuste». Berlusconi ha criticato soprattutto la volontà di eliminare le riforme fatte dalla Cdl. «Il lavoro del mio governo, nell'interesse dell'Italia, avrebbe avuto bisogno di essere proseguito e sviluppato e non, come accade ora per volontà dell'attuale governo, di essere bruscamente interrotto e affossato. In nessun Paese europeo il nuovo governo, tanto più se vince le elezioni per uno scarto minimo, si propone di cancellare tutto ciò che di buono ha fatto il governo precedente». «Si tratta — ha aggiunto — di una vera e propria assurdità che non assicura la governabilità e il futuro di un Paese, che viceversa ha bisogno di continuità nell'azione di governo e di una politica di riforme il più possibile condivisa. Sono perciò molto dispiaciuto e amareggiato, a nome della maggioranza degli italiani, che il presidente del Consiglio, invece di cercare di comprendere e di rispettare il disagio dei cittadini, anche di coloro che lo hanno votato pochi mesi fa in buona fede sulla base di promesse poi non mantenute, continui a rovesciare sul mio governo accuse non vere, al solo fine di nascondere le proprie difficoltà ed i propri errori». «L'Italia e gli italiani — ha concluso il presidente di FI — non hanno bisogno di questo gioco irresponsabile teso a scaricare ingiustamente le proprie le responsabilità su altri. L'Italia e gli italiani, anche coloro che hanno sperato in questo governo, chiedono invece un sovrappiù di serietà, di verità e di collaborazione per il bene comune. Io non mi sottrarrò, come non ho mai fatto in passato, al dovere di confrontarmi e di collaborare con tutti coloro che hanno davvero a cuore l'interesse generale invece che quello di parte».

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