Nucara (Pri)
Se si ricordano di chiamare solo a marzo per informarci dell'esito delle trattative, beh allora è meglio che lo facciano proprio». Il tono è pacato, il messaggio preciso: Francesco Nucara, segretario politico del Partito repubblicano italiano, in vista delle elezioni amministrative, chiede agli alleati coralità nelle scelte e tempi giusti. «Bisogna fare sul serio. Il limite del centrodestra è che non dà valore politico alle votazioni locali. Ebbene io dico che quando alle urne sono chiamati milioni di italiani allora il test è oggettivamente politico». È per questo che la Cdl perde quasi tutte le elezioni amministrative? «Non solo questo. A volte il centrodestra paga per le candidature sbagliate. Le segreterie dei partiti impongono nomi perdenti, invece di ascoltare le proposte della base. In più, scontiamo la debolezza di Forza Italia in periferia». La solita storia del partito di plastica… «È un fatto: gli azzurri hanno una leadership forte e un partito debole. Quando manca la forza d'urto di Silvio Berlusconi, Forza Italia dimezza le sue percentuali. Perciò dico che la scelta dei candidati deve essere ponderata. Meglio ancora se lo fanno più teste». E una di queste teste deve essere Berlusconi? «Siamo seri. So che il Cavaliere ha felicemente risolto i suoi problemi. E che non ha mai smesso di lavorare. Ma non gli si può chiedere anche di contrattare in prima persona i candidati sindaci. Berlusconi deve dare degli indirizzi. Lui insieme ai leader della coalizione. Il resto lo devono fare i partiti dando ascolto ai quadri regionali e locali». I repubblicani rivendicheranno una quota di candidature? «Abbiamo dei validi candidati. Ma non è il metodo della rivendicazione che ci interessa. Né fremiamo per sbandierare il pennacchio della candidatura. Sono errori che lasciamo a taluni nostri alleati». Però in alcune città già ci si accapiglia tra alleati. «Scosse di assestamento locali. Nulla di più». Prenda Verona per esempio. I partiti del centrodestra non si mettono d'accordo sul sindaco e vogliono fare le primarie. «Per carità, si possono anche fare. Il problema è che non servono a nulla. Prenda Prodi. Ha vinto le primarie. E ora? Ha ugualmente grossi problemi di leadership». Rimaniamo nel centrodestra. Al tavolo della trattativa per i sindaci siederà anche l'Udc? «Premetto: Casini è un amico. Non concordo con chi gli dà del voltagabbana. Ha una sua strategia e non va criminalizzato». S. D.