Berlusconi a Cleveland pensa al partito unico
Credo che a questo punto avrà finito di leggerla..» Così Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, aggiornava ieri la situazione sulle condizioni di salute dell'ex premier. Quanto al suo ritorno in Italia, avverrà «nei tempi previsti, entro fine settimana, sabato o domenica, ma io - ha spiega Bonaiuti - penso sabato (domani, per chi legge), rientrerà direttamente nella sua casa di Milano, ad Arcore. Non tornerà a Roma perchè domani (oggi, per chi legge) con la fiducia e l'approvazione della Finanziaria praticamente si chiude l'annata politica». Anche dal ricovero di Cleveland, Silvio Berlusconi non ha smesso di pensare al progetto di un partito unico del centrodestra. Il presidente di Forza Italia ha lavorato nel pomeriggio ad un messaggio per un convegno che si svolgerà oggi a Catania sul partito unico. Il partito unico - è il testo dell'intervento messo a punto dal Cavaliere che, a quanto si apprende, sarà letto nel corso del convegno «un compito da portare a termine in questa stagione politica». Per Berlusconi, «il grande partito dei moderati e dei riformisti sarà una sfida storica che lascerà un segno nella storia politica italiana». Il leader di Fi, lancia quindi un invito a «mettere insieme le forze di tutti i partiti del centrodestra» partendo «dal popolo delle libertà che era in piazza il 2 dicembre e dai circoli delle libertà che stanno nascendo sul territorio». «Anche trovandomi all'estero - è la la conclusione del messaggio - consideratemi con voi, con il cuore e tutto il mio entusiasmo». Al convalescente Berlusconi, che è ricoverato all'ospedale di Cleveland, sono arrivate tantissime testimonianze d'affetto e telefonate d'auguri. Il Coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, ha sottolineato come «gli auguri indirizzati a Berlusconi confermano che il rispetto, la simpatia e l'affetto che circondano il Presidente di Forza Italia e leader della Cdl sono sentimenti comuni a tutto il popolo italiano». Intanto in patria monta la polemica sul fatto che Berlusconi è andato a farsi operare a Cleveland. «Pessimo esempio» lo dice l'Associazione Dossetti, che invita «i politici italiani a dare il buon esempio». Corrado Stillo, responsabile dell'Osservatorio di tutela civica «Giuseppe Dossetti» lo dice chiaramente: «Il fatto che Berlusconi si sia recato a Cleveland per un lieve intervento di cardiochirurgia dimostra la sfiducia dell'ex premier verso il sistema sanitario nazionale. Berlusconi non ha fatto che avallare un sistema di esterofilia e di viaggi della speranza fuori dei confini nazionali mentre, notoriamente, in Italia ci sono medici di bravura mondiale che non vengono valorizzati e fatti conoscere all'opinione pubblica». Berlusconi cercava privacy? «Se l'ex premier cercava tranquillità poteva rivolgersi a strutture decentrate, o a piccoli ospedali regionali come quello di Sulmona dove con successo, da anni e senza clamore vengono praticati questi interventi».