Il ministro attacca «Da Montezemolo
critiche improprie»
«Confindustria è un sindacato e deve tutelare interessi particolari mentre in questa vicenda si è comportata più come un partito». È tagliente il ministro dell'Economia che giudica anche tardive le polemiche sulla Manovra. «Mi stupisce che questa cosa sia uscita ora. Sembra fatta per contribuire alle critiche». Quanto alle valutazioni sulle prospettive economiche (la minore crescita) fatte dal Centro studi confindustriale per Padoa Schioppa «sono fuori linea rispetto a tutte le stime degli organismi internazionali. È una Finanziaria di crescita non recessiva ed ha stanziato di più degli anni passati in termini di sostegno alle imprese». In ogni caso il ministro non è sorpreso «già nel Dpef si era osservato che quando si fa un importante aggiustamento dei conti c'è un effetto marginale sul Pil». E poi: «bisogna avere il coraggio di affrontare un momento temporaneo di perdita di consenso». A chi sostiene che sarebbe bastata una Manovra da 15 mila euro risponde che «non ci sarebbe stata la riduzione del cuneo fiscale, gli stanziamenti per le Ferrovie e il rinnovo dei contratti per la sicurezza e il pubblico impiego». Le critiche non sembrano preoccuparlo più di tanto. Secondo il ministro gli effetti della manovra faranno risalire il favore degli elettori. Padoa Schioppa ha poi spiegato l'inserimento della contestata norma sulla prescrizione dei reati nella pubblica amministrazione come «una svista tecnica». L'incidente - ha detto - «è avvenuto nelle prime ore della mattina di una lunga serie di notti passate a lavorare. Dare una lettura maliziosa di questo incidente non è giusto. Comunque questa cosa sarà rimediata». Quanto alla riduzione delle tasse Padoa Schioppa ha tolto ogni illusione. Per l'anno prossimo non se ne parla. «Il problema della riduzione delle aliquote fiscale, grazie ai maggiori introiti per la lotta all'evasione si potrà porre seriamente nel 2008 per il 2009. Bisogna considerare che nel luglio del prossimo anno, quando si inizierà a lavorare alla Finanziaria, non avremo neanche un anno di risultati della lotta all'evasione. Inoltre - ha sottolineato - il problema dell'aggiustamento dei conti non è ancora esaurito». Ma promette che «l'evasione che è una patologia epidemica diventerà una patologia sporadica». Padoa Schioppa ha affrontato anche il tema delle pensioni. «Certamente il problema è allungare i tempi di attività lavorativa ed è auspicabile farlo in modo volontario. Ci devono essere incentivi e disincentivi. Sicuramente dovremo eliminare il divieto di cumulo tra pensioni e attività lavorativa perchè questo farebbe emergere contributi». L.D.P.