Schede e brogli
Tutto dipenderà soprattutto da come decideranno di operare i membri del Comitato di verifica, che è l'unico organismo da regolamento abilitato ad aprire i fatidici «bustoni» in cui sono contenute le schede valide, quelle bianche e quelle considerate nulle durante il primo scrutinio del 10 aprile 2006. In teoria, infatti, a farne parte sarà un esponente per gruppo parlamentare. Il che significa undici deputati in rappresentanza di altrettante sigle: Ulivo, Rifondazione, PdCI, Italia dei Valori, Rosa nel pugno, Verdi ed Udeur per la maggioranza; Forza Italia, An, Udc e Lega per l'opposizione. Ma quando la settimana prossima la Giunta si riunirà per stabilire criteri e tempi con cui scrutinare nuovamente una sezione elettorale ogni dieci, si vedrà se rendere un po' più elastica la procedura. L'idea che prende piede nelle ultime ore è infatti quella di ritenere valida l'operazione di analisi scrupolosa dei voti che verranno fatti affluire dai tribunali di tutta Italia anche quando ad effettuarla sarà almeno un rappresentante per coalizione. Se poi si considera che un'altra scuola di pensiero vorrebbe calendarizzare queste verifiche nel corso dell'intera settimana parlamentare ne consegue che i ritmi di «smaltimento» potrebbero essere molto meno lenti di quanto si è portati a supporre.