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LA POLITICA del governo Prodi in tema di riforme strutturali è «inadeguata» e le misure contenute in ...

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L'agenzia di rating Standard & Poor's torna a bacchettare l'esecutivo proprio mentre in Parlamento la finanziaria è alle battute finali e all'indomani della notizia dello sfondamento, da parte del debito pubblico, del tetto record di 1.600 miliardi di euro. L'occasione per parlare della finanza pubblica del nostro Paese - dopo il declassamento da «AA-» ad «A+» con outlook stabile dello scorso ottobre - è venuta dalla conferenza stampa annuale dell'agenzia di rating sul trend del credito in Europa e in Italia. All'orizzonte, per il nostro Paese, non c'è nessun miglioramento del giudizio sul debito sovrano: «Per noi - ha detto Maria Pierdicchi, managing director di S&P Italia - l'outlook resta stabile e incorpora già una parziale riduzione del deficit e del debito» previsti dal Governo per la fine del 2007. Affinchè si possa arrivare a una revisione dell'outlook, ha spiegato, occorrono misure sulla spesa pubblica. «Per ora - ha però aggiunto - non c'è nessun segnale di riforme strutturali».

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