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Oggi a Roma il premier israeliano Ehud Olmert

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A marcare l'avvio della missione di Olmert nella Capitale sarà una breve, ma significativa tappa in Vaticano per un'udienza con Benedetto XVI. «Giusto il tempo necessario per fare una prima conoscenza», ha anticipato una portavoce del premier, Miri Eisin, senza sbilanciarsi - pur non escludendola - sulla possibilità che il Papa possa essere invitato in Israele. Con Prodi l'appuntamento è fissato a Villa Madama. Olmert salirà quindi al Colle dal presidente Giorgio Napolitano e poi si sposterà nel suo albergo trasformato in quartier generale dove si succederanno le visite dei vicepremier. A cominciare da Massimo D'Alema e poi Francesco Rutelli, fino al leader dell'opposizione, Silvio Berlusconi e potrebbe affacciarsi anche Gianfranco Fini. Infine lo attende un incontro con la Comunità ebraica. Intanto il premier israeliano ha annunciato alcuni punti salienti della sua politica estera. Strategie alle quali peraltro il governo italiano sembra avere già risposte chiare. L'IRAN DI AHMADINEJAD. «Nessuna tolleranza» con l'Iran di Ahmadinejad che vuole cancellare Israele dalla mappa geografica (lo ha ripetuto anche ieri) e sta sviluppando un programma nucleare. All'Europa, ha anticipato il premier, chiederà di imporre sanzioni economiche a Teheran se continuerà con l'arricchimento dell'uranio. L'Italia - ha sottolineato Palazzo Chigi - sa che l'Iran «ormai rappresenta una forza regionale con cui dover fare i conti», anche se comprende «la chiusura di Israele» soprattutto dopo la controversa conferenza sull'Olocausto. NEGOZIATI CON SIRIA. «Israele è contraria - ha ribadito Olmert - fino a quando non cesserà il sostegno di Damasco al terrorismo». «Con la Siria - è la posizione che esprimerà Prodi - bisogna aprire un dialogo che porti a risultati concreti e che consenta di trovare delle soluzioni», tenendo conto delle recenti «positive aperture» di Assad verso Ue e Usa. LE SORTI DEL LIBANO. Nell'ottica di Gerusalemme il successo di Unifil 2 può favorire la stabilità politica a Beirut. E l'Italia, che dal febbraio 2007 ne assumerà la guida, potrà svolgere un ruolo molto costruttivo. Ad Olmert Prodi ribadirà che è prioritario «sostenere il premier Siniora, anche nei negoziati politici con Hezbollah». RILANCIO NEGOZIATI CON ANP. «Creare uno Stato palestinese che possa vivere accanto ad Israele in pace e sicurezza» è l'obiettivo dichiarato di Olmert che si è detto «pronto a negoziare ovunque, in ogni momento e senza precondizioni con il presidente palestinese Abu Mazen». L'Italia ribadirà il suo appoggio «alla formazione di un governo di unità nazionale» e chiederà ad Israele di valutare «la possibilità di ampliare la missione degli osservatori internazionali», per ora solo al valico di Rafah.

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