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ARRIVANO primi sì alla federazione tra i partiti del centrodestra.

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La Lega Nord non potrà mai essere interessata ad un'ipotesi di partito unico, proprio per le caratteristiche e le specificità della Lega, che è un movimento e non un partito, un movimento nato dal territorio e dalla gente». L'ex ministro aggiunge: «Senza contare che non ho mai creduto ai partiti che nascono a tavolino, nelle stanze delle segreterie di altri partiti: i partiti devono nascere dalla piazza, dal volere e dal sentire della gente». «Questo - avverte ancora Calderoli - è appunto il caso della federazione del centrodestra, che è nata dalla piazza, perché la sua nascita è avvenuta, spontaneamente, nella manifestazione del 2 dicembre a Roma, quando milioni di manifestanti sono scesi in piazza, tutti insieme, negli stessi cortei, uno a fianco all'altro, ma ognuno con le proprie bandiere, orgogliosi della propria identità, diversi per l'identità ma uniti e compatti, per una serie di valori e principi che li accomunano e li cementano insieme. Ed è così che dovrà essere la Federazione del centrodestra, una federazione dotata di uno statuto, che preveda una serie di punti chiari su cui dovranno essere d'accordo tutti quei soggetti che aderiranno alla federazione». Via libera arriva da Alessandra Mussolini: «Condivido le parole di Bossi e Calderoli quando sentono la necessità di procedere secondo le indicazioni fornite dalla manifestazione di Roma». La leader di Azione sociale insiste: «Meglio di ogni altra ipotesi mi sembra si possa e si debba lavorare per costruire la federazione del centrodestra rivendicando ognuno la propria identità con le proprie bandiere». «L'unità e la compattezza di cui parla Calderoli - conclude - sono i primi valori da seguire e su questo siamo da subito pronti al confronto».

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