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Brutti (Ds): «La riconta convaliderà le elezioni»

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E su Sky Tg24, il responsabile della Giustizia in Senato dei Ds replica: «Ho ribadito che non è possibile prendere sul serio l'ipotesi, che io non considero in alcun modo attendibile di uno stravolgimento del voto. Chi, come l'onorevole Scajola avanza questa ipotesi per proporre un governo istituzionale, lo fa esclusivamente perché vorrebbe mandare a casa Prodi. Ma anche questa - conclude - è un'ipotesi del tutto irrealistica». Ma il «caso delle schede bianche», riaperto in seguito al documentario giornalistico di Deaglio, continua a fare parlare di sé: stasera sarà l'ex ministro degli Interni sotto il governo Berlusconi in persona - Giuseppe Pisanu - a parlarne, davanti alle telecamere del programma di Fabio Fazio. Una presenza che, comunque, cerca di mettere una toppa alle accuse mosse al programma stesso, a cui si rimprovera una presenza eccessiva di politici provenienti dall'area del centrosinistra. Per dipanare la nebbia che aleggia attorno alle schede bianche, però, bisognerà aspettare almeno sei mesi: «Alla Camera ci concentreremo sulle schede valide. Sarà un lavoro serio e lungo. Non so quanto tempo impiegheremo, ma ci vorranno più di sei mesi», ha commentato Donato Bruno, presidente della Giunta per le elezioni alla Camera (Forza Italia) a proposito della riconta dei voti delle ultime elezioni politiche. L'esponente di Forza Italia, dopo aver definito l'inchiesta giornalistica di Enrico Deraglio e Beppe Cremagnani «un falso», ha spiegato che il risalto dato dalla stampa al dvd «Uccidete la democrazia» ha imposto «una risposta univoca all'elettorato». Proprio a questo punto, è arrivata la decisione della riconta delle schede: tra bianche, annullate e valide. Il senatore della Lega Nord Umberto Bossi ha sottolineato che «non si è mai visto nella storia che dopo che si è proclamato un vincitore alle elezioni sia poi cambiato qualcosa. E anche ad un voto anciticpato non ci credo. Anche se Prodi ha contro tutto il Paese e visto il clima da rivoluzione, credo cadrà presto. Difficilmente il Presidente della Repubblica Napolitano arriverà a sciogliere il Parlamento - conclude Bossi - È pur sempre uno di loro». Se il riconteggio delle schede delle ultime elezioni dimostrassero che ci sono 26 mila voti in più per il centrodestra i presidenti di Camera e Senato e il Presidente della Repubblica «non potrebbero non tenerne conto - ha arringato Donato Bruno - Stiamo ragionando per ipotesi puramente accademiche ma se si verificasse che 26 mila delle schede bianche riesaminate venissero attribuite alla Casa delle Libertà i presidenti di Camera e Senato e il Presidente della Repubblica dovrebbero prendere atto che si è verificato un fatto nuovo». Secondo l'esponente di Forza Italia «le conseguenze poi si vedranno» ma, le alte cariche dello Stato «non potrebbero non tenere conto che si è verificato questo fatto nuovo». Bruno ha comunque sottolineato che «questa ipotesi non si verificherà perché, quello che stiamo facendo in Giunta con i colleghi sia di maggioranza che di opposizione è un lavoro che tende a tutelare l'istituzione».

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