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Addio al Totip, si punta sulle gare di slitte

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Entro domenica, tutt'al più lunedì, la commissione dovrà chiudere l'esame della Manovra. Ma per tutto il giorno le votazioni dei senatori sono proseguite al rallentatore nonostante l'invito del presidente Enrico Morando a «finire tutto in commissione». La proposta di sfoltire gli emendamenti fatta ai senatori dell'opposizione si è infatti scontrata con la richiesta di accogliere alcune richieste provenienti dalla Casa delle Libertà. Il confronto si è prima fermata sulla «tracciabilità dei pagamenti» ai professionisti, poi per la messa a punto dell'emendamento sulle successioni. Il nodo dei «pagamenti bancomat» per le parcelle dei professionisti è stato sciolto. Il ministro dell'Economia potrà ora mettere a punto una lista per esentare da queste modalità di pagamento alcune categorie di cittadini. Il riferimento sottinteso dell'emendamento è per gli anziani, meno abili nel gestire bancomat e carte di credito, cioè i mezzi di pagamento che consentono la «tracciabilità» e quindi la possibilità di controllo fiscale. Bloccato invece in nottata l'esame sulle successioni. Nessun retroscena politico, dice la maggioranza, ma una pagina «fantasma», un pezzo di carta andato perduto. Tra i ritocchi si punterebbe proprio ad accogliere alcune richieste dell'opposizione. Di certo non ci saranno tasse di successione sui passaggi di aziende tra padre e figlio, nonno e nipoti, che dovranno però proseguire per almeno cinque anni l'attività ereditata, pena il pagamento retroattivo dei tributi. Su questo potrebbe arrivare un via libera bipartisan. Si alleggerirà il prelievo anche per le successioni tra fratelli (con l'arrivo di una mini-franchigia di 100 mila euro) e per gli eredi-disabili (che vedono la soglia di esenzione per i figli salire a 1,5 milioni di euro). Saltano invece, come concordato nella maggioranza, i benefici sui conviventi, che sarebbero stati equiparati ai coniugi. L'emendamento contiene però anche molte altre misure. In particolare sui giochi. Viene dato l'addio al Totip, che sarà sostituito da un nuovo gioco sull'ippica nel quale il 50% delle giocate andrà ad alimentare il montepremi. Si potrà scommettere, poi, su gare virtuali, create da un computer, o su eventi sportivi minori (come le gare di slitte). La commissione Bilancio ha dato già il via libera ad altri emendamenti. Il primo riguarda il Tfr. Il governo dovrà ogni anno presentare in Parlamento una relazione sull'andamento della previdenza complementare, tastando il polso al settore e anche all'apposito fondo che sarà gestito dall'Inps. Arrivano poi fondi per avviare campagne nelle scuole per spiegare ai giovani i rischi legati al vizio del gioco. Il governo ha fatto poi dietrofront sulla tassazione delle auto assegnate ai dipendenti come fringe benefit. La norma, prevista dal decreto fiscale, serviva per coprire il buco dovuto alla sentenza Ue sulla detraibilità dell'Iva aziendale. Ma il prelievo in busta paga è risultato troppo pesante e, soprattutto, retroattivo: cioè in contrasto con lo statuto del contribuente. Così l'emendamento portato in Senato dal governo azzera per il 2006 gli effetti delle norme sui dipendenti: un bel regalo di Natale visto che il balzello si sarebbe scaricato sulle tredicesime.

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