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«La riconta? È una grande c...»

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Con la sincerità che da sempre lo contraddistingue Francesco Cossiga dice la sua sul tema che, da alcuni giorni, sta infiammando il dibattito politico. L'ex presidente della Repubblica non ha dubbi: «In tutti i Paesi, quando viene proclamato un risultato elettorale lo si accetta e basta. Questo è stato il caso di George Bush jr e perfino di Clinton e di Kennedy». Tra l'altro, si domanda Cossiga, «che succede se per caso dal conteggio delle schede, i 25mila voti di vantaggio del centrosinistra si tramutassero in mille voti a favore del centrodestra? Facciamo decadere deputati e senatori e li cacciamo via facendo entrare napoleonicamente nell'Aula i Granatieri di Sardegna? Ma non mi facciamo ridere!». Non la pensa così, ovviamente, Gianfranco Fini che, ospite delle trasmissione In breve (in onda stasera su La7) è assolutamente convinto «che sia interesse di tutti sapere per davvero chi ha vinto le elezioni del 9 aprile...». «Secondo i dati del ministero dell'Interno - dice Fini - ha vinto il centrosinistra e non a caso a Palazzo Chigi c'è Prodi. Ma tutti sanno che ci sono state tante anomalie. Comunque, quando si vince o si perde per 23mila voti, credo che sia interesse di tutti verificare fino all'ultimo voto. A me non appartiene la cultura del sospetto, però quando la differenza è così esigua, è giusto andare fino in fondo».

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