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L'Unione adesso va a scuola dalla Cdl

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La Casa delle Libertà ha accolto l'invito del capogruppo dell'Ulivo al Senato e ieri ha avanzato all'Unione sei proposte per correggere la Manovra utilizzando una parte del maggior gettito incassato quest'anno dal fisco. Le modifiche, che costano 12 miliardi di euro, riguardano diversi temi: dagli studi di settore alle aliquote contributive dei lavoratori autonomi, dall'Ici sui terreni al prelievo del Tfr dalle aziende, dal finanziamento di infrastrutture alla destinazione di maggiori fondi per il comparto sicurezza. I capigruppo dell'opposizione hanno presentato la propria proposta partendo dal dato di 37 miliardi di maggiore gettito fiscale incassati da gennaio a novembre 2006. «Supponendo prudenzialmente che solo una parte, circa un terzo, del maggior gettito sia da ritenersi strutturale - hanno scritto i capigruppo nel documento comune - risorse prudenzialmente stimabili in circa 12 miliardi di euro sono disponibili per il 2007». L'opposizione chiede quindi che, «previo un passaggio Parlamentare nel quale sia dato conto degli andamenti tendenziali di finanza pubblica», si destinino le maggiori risorse ai sei progetti indicati: la soppressione delle modifiche agli studi di settore, che vale 3,1 miliardi di euro; la cancellazione degli aumenti delle aliquote contributive dei lavoratori autonomi, parasubordinati e apprendisti che pesa per 4,2 miliardi; la soppressione degli aggiornamenti catastali dei terreni che porterebbe 400 milioni di euro, comprensivi del maggior gettito Ici; l'aumento da 50 a 100 addetti della soglia delle aziende escluse dal conferimento del Tfr inoptato al fondo dell'Inps (1,2 miliardi); la destinazione di maggiori risorse per 2,5 miliardi alle infrastrutture; lo stanziamento di maggiori fondi per 0,5 miliardi al comparto sicurezza. Il totale è, appunto, di circa 12 miliardi. La Finocchiaro ha quindi mantenuto fede all'impegno di incontrare i presidenti dei gruppi dell'opposizione, impegno mantenuto anche dopo il voto bipartisan (Udc a parte) dell'altro ieri sull'emendamento «taglia-tasse» all'articolo 1 della manovra. E dice di trovare «interessanti» alcune delle ipotesi avanzate dalla Cdl. Cita ad esempio le misure in favore del terzo settore, un tema sul quale «noi abbiamo una sensibilità molto antica». E apre: «è giusto ragionare insieme su temi che riguardano il Paese». Clima positivo, quindi. «Che si crea - argomenta Finocchiaro - con il rispetto, il confronto, l'ascolto». Ma anche con un accordo interno alla propria coalizione. «Credo - osserva - che si ricordino davvero poche finanziarie con una così scarsa conflittualità all'interno della maggioranza». La Cdl si è presentata compatta all'appuntamento. All'incontro Altero Matteoli per An, Renato Schifani per Forza Italia, Roberto Castelli per la Lega e Francesco D'Onofrio per l'Udc. «Ovviamente - specifica D'Onofrio al termine dell'incontro - contrariamente a quanto qualcuno ha detto, noi dell'Udc siamo all'opposizione, non siamo a sostegno, nemmeno indiretto del governo Prodi. Facciamo delle proposte, ferma restando la nostra opposizione radicale alla Finanziaria». «Abbiamo posto ai colleghi della maggioranza - spiega Matteoli al termine dell'incontro - delle questioni sulle quali si sono riservati di darci delle risposte».

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