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Tagli alle imposte, si spera negli evasori

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Ma nello stesso tempo prosegue nella strategia d'emergenza scattata dopo la manifestazione di protesta di sabato scorso. Prodi ha ancora stampata negli occhi l'immagine della folla che acclamava Silvio Berlusconi e «urlava» contro la Finaziaria delle tasse. E così ieri è arrivata la mossa del Governo: è passato in Commissione Bilancio del Senato l'emendamento all'articolo 1 della Finanziaria che prevede che le maggiori entrate dovute alla lotta all'evasione fiscale vadano in parte al taglio delle tasse e in parte a misure in favore degli incapienti. Nessun riferimento esplicito, quindi, all'aumento delle pensioni minime. Il provvedimento è stato votato anche dalla Casa delle Libertà, ma l'Udc si è smarcata. «Abbiamo fatto così - spiega il senatore centrista Maurizio Eufemi - perchè riteniamo di tratti di un emendamento-manifesto. Visto, infatti, che è dimostrato, come ha fatto vedere anche Visco, che ci sono già maggiori entrate dalla lotta all'evasione fiscale, allora chiediamo perchè non possano già esserci ora, "in norma", misure in favore delle fasce più deboli». Ieri il viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco, ha fornito in commissione Bilancio al Senato i dati sul gettito fiscale. Dall'inizio dell'anno al 16 novembre le amministrazioni pubbliche hanno incassato 37 miliardi in più, l'11,3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al fisco centrale sono affluite maggiori entrate per 23 miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno (+11,3%) ai quali si sommano 3,4 miliardi di maggiori contributi (+3,5%), maggiori incassi delle rate dei condoni e ulteriori 3,5 miliardi di contributi. L'Irpef ha segnato un incremento del 5,8%, l'Iva sugli scambi interni dell'8,4%, l'autotassazione delle società (Ires) del 19,4%. Il gettito degli enti locali è invece cresciuto del 3,6%. L'azzurro Antonio Azzollini, spiega, invece che Forza Italia ha votato a favore perchè «si tratta dell'affermazione di un nostro principio, che era presente, tra l'altro, anche in un nostro emendamento: l'importanza della riduzione della pressione fiscale. Ora speriamo che seguano atti concreti in questo senso da parte del governo». Il confronto tra maggioranza e opposizione si svolge comunque tutto nei lavori di Commissione. I previsti incontri a Palazzo Madama sono infatti in una fase di stallo. Non si è svolto ancora nessun confronto, infatti, al Senato tra il presidente dell'Ulivo Anna Finocchiaro e i capigruppo della Cdl per discutere degli emendamenti alla Finanziaria. Finocchiaro ha avuto la scorsa settimana dei colloqui con diversi esponenti dell'opposizione in incontri separati; gli stessi avrebbero manifestato la loro disponibilità a un confronto più collegiale. Ma di fatto non è stato fissato nessun incontro in quanto la maggioranza sarebbe in attesa di indicazioni da parte della Cdl, mentre dal centrodestra si attenderebbe una comunicazione della maggioranza. G.Lom.

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