SILVIO Berlusconi è fermo nella volontà di non accrescere le polemiche con Pier Ferdinando Casini, ma ...
Il Cavaliere, che ha passato la giornata a Milano, ha seguito con molta attenzione la convulsa giornata di lunedì in cui il leader centrista ha dichiarato la fine della Cdl. Subito da Arcore è partita l'indicazione di non replicare alle parole dell'ex presidente della Camera. Una linea confermata ieri, non solo dai vertici del partito, ma da tutti i parlamentari azzurri. «Berlusconi non vuole che Casini, che già si sente nell'angolo dopo la manifestazione di sabato, abbia la sensazione di non avere vie d'uscita», è la spiegazione di un parlamentare azzurro che conosce bene il modo di pensare del Cavaliere. Ma chi ha avuto modo di parlare con lui osserva anche che quanto è successo non ha lasciato per nulla indifferente il leader di Forza Italia. È un vero peccato - sarebbe il rammarico da lui manifestato - che lo straordinario trionfo di piazza San Giovanni sia stato oscurato da inutili polemiche. Sui giornali, avrebbe aggiunto l'ex premier, la Cdl appare divisa e debole, mentre le «vere spaccature» sono nella sinistra e sono aumentate dopo la protesta di piazza. Insomma, sarebbe stata l'amara riflessione di Berlusconi, l'atteggiamento di Casini ha frenato lo sprint della manifestazione, lasciando sotto i riflettori «sterili polemiche» interne alla coalizione. Il Cavaliere, inoltre, avrebbe sottolineato che scatenando tensioni nel centrodestra «si fa unicamente il gioco» di Romano Prodi. Ma dentro Fi vi è comunque ottimismo sulla possibilità di ricucire entro la prossima tornata amministrativa. «Casini non rappresenta un problema visto che alle amministrative sarà costretto a tornare da noi», assicura uno dei parlamentari più coinvolti nella partita di primavera. «Non è un caso - aggiunge l'azzurro - che Casini abbia deciso di strappare proprio ora quando non vi sono tornate elettorali. Così ha tutto il tempo per ricucire». «Se davvero l'Udc vuole correre da sola alle amministrative - conferma un senatore di Fi molto ascoltato da Berlusconi - sappiano che sono loro ad avere di più da perdere». Il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, replicando alle dichiarazioni di Casini ha ribadito che «la Cdl non è finita. In questo momento il popolo della Cdl ci chiede di essere uniti. Guai a dividerci in questo momento». Bondi ha poi sottolineato che «il superamento della Cdl è possibile solo verso il traguardo del Partito della libertà. Non vedo altre prospettive». Francesco Giro, consigliere politico di Bondi ha aggiunto che «due opposizioni per una maggioranza di sinistra debole e a corrente alternata sono addirittura troppe. Prodi non merita tanto».