di GIOVANNI LOMBARDO LA STANGATA continua.

È quanto stabilisce un emendamento alla Finanziaria presentato dai Verdi e sul quale è stato trovato l'accordo nel corso della cabina di regia (governo e maggioranza) del Senato. Arriva il giro di vite anche sui costi della politica: gli stipendi dei manager pubblici non potranno essere superiori ai 250 mila euro annui. La tassa sull'oro blu. Il prelievo sull'acqua andrà a finanziare un fondo di solidarietà per i progetti di accesso a risorse idriche a livello nazionale e internazionale, soprattutto nel Mezzogiorno e nei Paesi in via di sviluppo. L'Esecutivo, dunque, non rinuncia a spremere le tasche degli italiani. Il rischio, infatti, è che la tassa a carico delle società concessionarie sia scaricata sul consumatore finale. L'«oro blu», però, potrebbe costare meno ai più poveri. Il capogruppo dell'Ulivo al Senato, Anna Finocchiaro, ha annunciato che Governo e maggioranza stanno vagliando una proposta dell'Udeur che taglierebbe del 60% la bolletta dell'acqua per le famiglie più povere. Taglio ai costi della politica. Gli stipendi non potranno superare il tetto di 250 mila euro l'anno: è questa la nuova soglia stabilita per le retribuzioni agli «amministratori delle società a partecipazione statale», che dunque non potranno «così superare quella fissata per il primo presidente di Corte di Cassazione». Soddisfatto il ministro delle Infrastrutture e leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Che annuncia un'ulteriore stretta. «I nostri emendamenti sono mirati a fissare dei tetti insuperabili ai compensi chi di direttamente o indirettamente opera nella politica, oppure dalla politica viene nominato, come è stato per il tetto agli stipendi d'oro dei manager pubblici o per la riduzione di stipendi di ministri o sottosegretari. Oltre a questo intendiamo ridurre la platea di coloro che ricevono un vero e proprio stipendio dalla politica e quindi di politica campano». Rottamazione. Modifiche al provvedimento di rottamazione delle auto inquinanti. Sono previsti incentivi per le auto euro 0 e euro 1 che verranno convertite a gpl o metano. L'emendamento stabilisce che a questo scopo è autorizzata la spesa di 50 milioni per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Queste autovetture non saranno assoggettate all'aumento del bollo previsto in Finanziaria. «Si tratta di un bonus di 650 euro per le auto vecchie che saranno riconvertite», ha detto Grandi. L'emendamento prevede anche l'abbonamento gratis all'autobus per il 2007 a chi rottama l'auto senza acquistarne una nuova. Ticket al pronto soccorso. Via i ticket del pronto soccorso per i cosiddetti «codici verdi». il Governo, con il ministro della Salute Livia Turco, ha espresso parere favorevole all'ipotesi di una cancellazione di questa disposizione. «Serve però - sottolinea il ministro - reperire 35 milioni». Fusioni tra imprese. La norma inserita in Finanziaria dal Governo per favorire le aggregazioni tra piccole imprese «concerne l'aggregazione aziendale di imprese fino a 250 addetti».